La Nuova Sardegna

CAGLIARI. È Nuoro, com’era scontato, la sede del processo a Graziano Mesina e agli altri 25 imputati di associazione a delinquere in traffico di droga e altri reati finiti in buona parte in carcere l’11 giugno scorso. Il gip ha accolto la richiesta di giudizio immediato e ha fissato la prima udienza al 28 marzo prossimo. Da qui all’apertura del processo pubblico, i difensori potranno valutare l’ipotesi di chiedere il rito abbreviato che spezzerebbe in due tronconi il procedimento. La decisione assunta dal giudice di mandare a Nuoro il dibattimento è legata al fatto che i reati più gravi sono stati commessi per l’accusa nel territorio del capoluogo barbaricino. Resta aperto il filone di indagine che riguarda la Gallura e l’operazione condotta da Mesina per «sbloccare» un terreno privato destinato alla famiglia Berlusconi e altri fascicoli aperti dalla Dda partendo da dialoghi intercettati in cui l’ex prmula rossa di Orgosolo ha fatto riferimento a delitti rimasti finora irrisolti. Con Mesina andranno davanti ai giudici di Nuoro i due nipoti di Grazianeddu, Raimondo Crissantu (43 anni) e Giuseppe Mesina (22), gli orgolesi Giovanni Antonio Musina (39), Salvatore Devias (41), Franco Devias (25), Giovanni Filindeu (35), Vincenzo Sini (45), Aldo Catgiu (40), Francesco Piras (58) di Norbello, Gigino Milia (66) di Fluminimaggiore, Corrado Altea (62) di Arbus, Antonio Mascia (57) di Villanovafranca, Guido Brignone (61) e Daniele Brignone (35) di Cagliari, Pierpaolo Donadio (63) di Alghero, Lino Giovanni Pira (61) di Dorgali, Enrico Fois (71), Efisio Mura (33) Luigi Atzori (51) di Cagliari, Vittorio Denanni (47) di Chiaramonti, Franco Pinna (41) e Raffaele Pinna (49) di Nurri, Alessandro Farina (30) di Olbia, Luca Buluggiu (31) e Giovanni Sanna (37) di Ozieri.