La Nuova Sardegna

Le montagne sarde riaprono agli sciatori

di Giovanni Melis
Le montagne sarde riaprono agli sciatori

Pronti all’invasione gli impianti del Bruncuspina a Fonni e di Su Vilariu a Desulo

27 gennaio 2014
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DESULO. La stagione dello sci ricomincia. Hanno aperto sia l'impianto sul Bruncuspina a Fonni che il campo scuola di Su Vilariu, a Desulo. Ieri, dalle sei del mattino, gli uomini dello sci club Fonni, gli operai del Comune e i volontari hanno lavorato alacremente per ripulire la strada. I turisti sono potuti arrivare comodamente in cima, dove hanno trovato un rifugio aperto e lo skilift in funzione. Fonni conta sei alberghi, diversi ristoranti e altri sei agriturismo. Un'industria turistica che è cresciuta proprio in funzione della neve e che attende con ansia, il realizzarsi delle strutture con il bando sul Bruncuspina, prima aggiudicato poi rivisto e ancora in fase di attuazione. Nonostante l'impegno degli amministratori locali, la burocrazia tiene il sogno in sospeso, in una sorta di limbo. Dall'altra parte del Gennargentu, a Desulo, tutto è più ridimensionato. Chi vuole sciare porta gli sci a spalle, fino a Pala Manna. Oppure ci pensa il gatto delle nevi dello sci club a trasportare tutti in cima. Per i bambini invece, c'è una delle maggiori attrazioni. Ovvero il campo base di Su Vilariu, con un impiantino di circa trecento metri che viene attivato dallo sci club e dall'associazione castanicoltori. «Questo offre il convento - dice Pino Puddu, gestore dello storico rifugio - ma per noi è una risorsa. Oramai nella montagna sarda non crede più nessuno. Si pensa alla costa e al mare. Ma quando ci si ritrova il piazzale pieno di macchine, tantissimi bambini che provano la nobile arte dello sci, si pensa sempre che domani potrebbe essere un giorno migliore». Desulo ha quattro agriturismo, tre efficienti B&B, case private che danno ospitalità, un rifugio montano e tre ristoranti. Tutto a conduzione familiare. Il sindaco di Desulo Gigi Littarru continua attendere risposte dalla Regione per il piano neve desulese. E con lui anche i sindaci di Belvì, Aritzo e Tonara, che beneficerebbero indirettamente dei vacanzieri della neve. «Noi - dice Littarru - continuiamo a sperare anche in piccoli investimenti, anche per un impianto ad impatto zero che consenta di portare gli sciatori adulti in quota».

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