La Nuova Sardegna

Boeri: «Un’assurda miopia che penalizza l’isola intera»

di Costantino Cossu
Boeri: «Un’assurda miopia che penalizza l’isola intera»

Una grande folla domenica a Orani per dire no ai tagli della giunta Cappellacci L’architetto a Pigliaru: «Ora svoltiamo facendo ripartire l’idea del Betile»

11 marzo 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Stefano Boeri, tra i nomi più prestigiosi dell’architettura italiana, conosce bene la Sardegna. E’ stato membro della giuria che nel 2006 decretò la vittoria dalla architetto anglo-irachena Zaha Hadid nel concorso internazionale bandito per la progettazione del Museo Betile di Cagliari. Ma ha anche avuto rapporti professionali non occasionali con il Man e con la sua direttrice, Cristiana Collu, ora passata a dirigere il Mart di Rovereto. Boeri ha quindi potuto osservare da vicino la realtà di un territorio pieno di contraddizioni ma anche di potenzialità, e sa bene che cosa può rappresentare, in un contesto sociale e culturale come quello nuorese, una struttura come il Nivola, che ora rischia di chiudere per il taglio dei finanziamenti regionali.

Una mobilitazione straordinaria quella di domenica scorsa a Orani...

«Il Museo Nivola e il Man sono due esperienze eroiche, due gioielli straordinari che andrebbero curati e protetti: altro che taglio dei fondi. Come si fa a non capire che intorno a strutture del genere si può costruire una rete che non è soltanto di cultura ma anche di economia. E non si tratta semplicemente del numero di biglietti staccati o dell’incremento dei guadagni di albergatori e di ristoratori. Il punto è che i due musei potrebbero essere tra i punti di aggancio di una strategia di sviluppo del territorio fuori dalle vecchie logiche delle cattedrali nel deserto o del terziario meno avanzato sostenuto da un assistenzialismo ormai sempre meno, per fortuna, praticabile. In molte altre parti d’Italia questa strategia di riconversione è stata attuata con successo; in Sardegna si vorrebbe decretare la chiusura di un museo importante».

Uno degli ultimi atti, i tagli al Museo Nivola, della giunta Cappellacci...

«Una giunta che anche nel campo della cultura ha consegnato alla Sardegna una delle stagioni più tristi, tutta da dimenticare».

Ora Cappellacci passa la mano a Pigliaru. C’è da augurarsi una svolta? Quale?

«La Sardegna ha prodotto negli ultimi anni esperienze culturali interessanti. Penso ai festival musicali e letterari, alcuni dei quali di eccellente livello; penso ai narratori che scrivono per case editrici nazionali, ma anche alla vivacità dell’editoria sarda; penso all’enorme ricchezza del patrimonio archeologico, in gran parte a cielo aperto. Lancio al presidente Pigliaru una proposta: riprendere il progetto del Betile. Quel museo sarebbe un incrocio tra archeologia e arte contemporanea di assoluta rilevanza internazionale. Per la Sardegna un’occasione straordinaria».

In Primo Piano
I soccorsi

Olbia, si schianta con il suv contro tre auto parcheggiate

Le nostre iniziative