La Nuova Sardegna

Affitti sospetti: nel bando un’opzione per acquistare i locali

di Mauro Lissia

La società della Regione può esercitarla entro il 2015 I dubbi: gara orchestrata per favorire Zuncheddu, 7 indagati

22 marzo 2014
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CAGLIARI. Entro il 31 dicembre del 2015 Sardegna.it potrà acquistare i locali dell’Immobiliare Europea dove lavorano oggi i 150 dipendenti della società in house della Regione. Lo stabilisce l’avviso pubblico coi criteri in base ai quali la società dell’editore di Burcei Sergio Zuncheddu si è aggiudicata il contratto d’affitto da 579 mila euro battendo la concorrenza di altre cinque società, di cui quattro riconducibili al suo gruppo. E’ un altro elemento al vaglio del pm Gaetano Porcu e della Guardia di Finanza, che concluse le perquisizioni cominciate giovedì mattina esamineranno il contenuto degli hard disk «clonati» e il materiale acquisito nelle sedi di Sardegna.it, dell’Unione Sarda, dell’Immobiliare Europea e nelle abitazioni private dei sette indagati con l’accusa di turbativa d’asta. L’ipotesi cui lavora la Procura è chiara: nella selezione fra le offerte per la nuova sede operativa, i vertici della società regionale avrebbero favorito l’Immobiliare Europea, che a sua volta avrebbe avuto la strada spianata dalla compiacenza delle altre offerte. Fra queste, l’Unione Sarda editoriale ha proposto un canone quasi doppio rispetto a quello della «sorella» immobiliare nonostante i locali da concedere in locazione fossero - così sostiene la Procura - sostanzialmente di pari valore. Per ora il pm Porcu non sembra orientato ad allargare l’indagine alla giunta regionale, che ha avallato il contratto d’affitto. Il piano di lavoro prevede l’esame del materiale acquisito per cercare di ricostruire i rapporti tra gli indagati nella fase che ha preceduto la selezione delle offerte. Per capire se l’operazione è stata negoziata e realizzata grazie a criteri di selezione elaborati su misura. Criteri che a una prima valutazione - quella che ha fatto partire l’inchiesta giudiziaria - sembrano favorire l’Immobiliare Europea a discapito di chiunque altro.

Il pm Porcu attende per le prossime ore una prima relazione sul materiale sequestrato, compreso il file del telegiornale mandato in onda dall’emittente televisiva Videolina - del gruppo Zuncheddu - alle 14 del 20 marzo. A margine del servizio filmato sulle perquisizioni in corso nel complesso dei Fenicotteri, il direttore dell’emittente Emanuele Dessì ha detto che l’intervento della Guardia di Finanza «ha coinvolto in modo arbitrario le sedi dell’Unione Sarda editoriale e dell’Unione Sarda online, estranee all’Immobiliare Éuropea». In realtà le Fiamme Gialle hanno perquisito fra gli altri l’ufficio dell’amministratore delegato dell’Unione Sarda Piervincenzo Podda - indagato con gli altri sei - e l’azienda editoriale cagliaritana risulta pienamente coinvolta nell’inchiesta perché ha partecipato alla selezione per la sede di Sardegna.it con un’offerta economica che viene ritenuta incongrua. La registrazione del tg verrà valutata dalla Procura. Nei prossimi giorni potrebbe essere acquisito formalmente anche il contratto d’affitto della ex sede di Sardegna.it in via San Simone - proprietà di Zuncheddu - liberato dalla società in house e rimasto però in carico alla Regione.

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