La Nuova Sardegna

"Guide me right", la tua guida locale la trovi sul web

di Anna Sanna
"Guide me right", la tua guida locale la trovi sul web

Tre giovani sassaresi inventano un nuovo servizio turistico

26 giugno 2014
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un amico del posto che ci introduca nelle tradizioni e negli stili di vita della località che visitiamo. Qualcuno che ci porti in giro, ci faccia conoscere i luoghi più belli, magari quelli nascosti non indicati sulle guide turistiche. Chi non lo vorrebbe quando si va in vacanza in una località nuova, perché soltanto così il viaggio si trasforma in un’esperienza viva, personale, al di là degli itinerari preconfezionati. A far conoscere ai turisti un amico “locale” ci pensa Guide me right, la nuova piattaforma online di servizi per il turismo progettata da tre ragazzi sardi.

L'idea di base è semplice. Chi visita un determinato luogo può scegliere un “local friend”, un amico del posto che sulla base di interessi e passioni comuni risponda al tipo di vacanza che il “guest”, il turista ospite, è interessato a fare. A sua volta, il “local friend” può guadagnare qualcosa condividendo il proprio tempo libero e la conoscenza del territorio.

Il sito è online da metà giugno all’indirizzo www.guidemeright.com. Un percorso iniziato nel maggio del 2013, quando Guide me right si è aggiudicata il primo premio allo Startup Weekend di Tiscali.

«Guide me right parte dall’incontro tra il tipo di vacanza che il turista cerca e le attività che l’amico del posto può offrire. In più, ogni persona può scegliere il local friend che più gli è affine per interessi e stili di vita», spiega Luca Sini, 29 anni, sassarese, Ceo di Guide me right e ideatore del progetto, dopo l’attività di ricerca legata al turismo svolta durante il suo percorso formativo in Irlanda e nel Regno Unito.

Co-fondatori sono Pietro Pirino, grafico che rappresenta l’anima artistica del team, e Andrea Zanda, il responsabile tecnologico.

«L’idea è quella di integrare le tipiche esperienze di offerta turistica con quelle sociali, che sono quelle più ricercate, avere contatti con le persone locali – continua Sini - partendo da una passione in comune, come l’arte o la natura, si possono condividere delle attività informali come un aperitivo con gli amici o una festa».

Far sentire il turista a casa, insomma, proprio come si farebbe con un amico lontano in visita nel luogo in cui si vive. Il costo dell’esperienza? Varia a seconda della durata delle attività svolte, e anche in base alla reputazione che il “local friend” si sarà costruito grazie alle valutazioni positive dei turisti a cui ha fatto da guida.

Chiunque può iscriversi e candidarsi come “local friend”: sarà poi il team di Guide me right ad accertarne identità e valutare la validità dell’offerta. Chi si propone come guida dovrà indicare i propri stili di vita e creare una personale “lista delle attività” da offrire ai Guest.

Per esempio Francesco, di Sassari, propone una gita alla baia di Porto Conte e alla grotte di Nettuno, oppure un aperitivo sulle antiche mura di Alghero con i suoi amici; Roberta, di Guspini – creative, eco-friendly, food lover e appassionata di fotografia – ci può guidare in un tour religioso nel centro storico del suo paese, o accompagnarci in un laboratorio artigianale per avere un souvenir unico in lana di pecora sarda.

Al momento, in Sardegna sono quasi settanta le persone che hanno chiesto di diventare “local friend”. Intanto, entro metà luglio, sarà disponibile la app dedicata su Apple Store e Google play.

I turisti potranno così cercare in tempo reale, tramite i dispositivi mobili, i “local friend” disponibili nelle vicinanze.«Siamo stati invitati al tavolo Expo sul turismo – dice Sini – e stiamo lavorando anche su questo evento per poter offrire il servizio dei local friend ai visitatori dell’Expo».

C’è anche una pagina Facebook per restare aggiornati su Guide me right e gli eventi delle vacanze. La piattaforma è anche un modo per promuovere il territorio e gli eventi di maggior richiamo, in Sardegna e non solo.

Uno dei primi appuntamenti sarà il Time in Jazz di Berchidda, la rassegna inventata e diretta dal trombettista Paolo Fresu che si svolge da oltre una ventina d’anni nel comune di Berchidda e in un insieme di altri centri del Logudoro e della Gallura: gli organizzatori del festival insieme a Guide me right proporranno ai turisti guide locali che li possano accompagnare per tutta la durata dell’evento.

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative