La Nuova Sardegna

Jazz in Sardegna, musica e polemiche

di Walter Porcedda
Jazz in Sardegna, musica e polemiche

Dopo il “no” all’utilizzo del Parco della Musica di Cagliari

02 luglio 2014
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di Walter Porcedda

CAGLIARI.. Domanda delle cento pistole. Perchè la scorsa estate, a luglio, il Parco della Musica potè ospitare l’European Jazz Expò, dal 23 al 27, e invece questo anno, l’amministrazione comunale dice no e anzi indica come unico luogo per tenere i concerti della trentatreesima edizione di Jazz in Sardegna (apertosi comunque ieri sera al Massimo con il live della brasiliana Maria Gadù) l’Arena grandi Eventi di Sant’Elia, in realtà poco adatto per ospitare questo tipo di concerti? Un’Arena che, come è stato evidenziato ieri in conferenza stampa, edificata con il parere contrario degli organizzatori è da considerare un fallimento sul piano della programmazione («questa estate sono previsti, al momento solo sei appuntamenti»).

L’unica differenza è solo nella figura di chi sta alla guida del teatro Lirico, l’istituzione musicale attorno al quale gravita l’area.L’anno scorso dirigeva Marcella Crivellenti, questo anno è Mauro Meli. Gli organizzatori di Jazz in Sardegna sono così convinti di essere finiti dentro «la “guerra” intrapresa dal sindaco di Cagliari contro il teatro Lirico».

Scontro documentato nelle cronache cittadine degli ultimi mesi, dalle scaramucce dentro le riunioni del Consiglio d’amministrazione alle pubbliche prese di posizione dei contendenti. Come è accaduto in passato con altre gestioni anche in questo caso – hanno sostenuto ieri i soci di Jazz in Sardegna – si è avviata una collaborazione con il Teatro Lirico. Così era maturata l’intesa per una programmazione estiva al Parco. In un primo tempo furono previste addirittura le repliche all’aperto della “Turandot”, di “Shardana” e altri appuntamenti.

Cancellati i primi (le liriche) erano rimasti cinque concerti di classica che dovevano integrarsi con gli appuntamenti di Jazz in Sardegna e altri eventi (dal live di Cristiano De Andrè a un concerto di solidarietà della Fondazione Andrea Parodi con artisti come Mauro Pagani e Ricky Gianco). Tutti azzerati. Questa l’ipotesi spazzata via come annunciato giorni fa dal ”niet” dell’assessorato del verde pubblico fatto proprio da quello allo spettacolo in cui si diceva senza mezze misure che l’unico spazio da destinare agli spettacoli era l’Arena di Sant’Elia.

Posizione rafforzata pochi giorni fa da una delibera di giunta che dava di fatto (salvo non precisate deroghe) veste di norma alla decisione. «Una vera bolla» l’hanno definita quelli di Jazz in Sardegna. E comunque atto non dichiarato prima del “no” dell’assessorato al verde definito «illegittimo, un vero e proprio abuso di potere».

Jazz in Sardegna che si ritiene danneggiata economicamente e nell’immagine, ha così fornito in conferenza stampa un voluminoso dossier di documenti che raccontano questa poco edificante storia. Dalla relazione sul Parco della Musica realizzato con soldi europei in base a un accordo di programma (e dove c’è esplicito riferimento ai concerti jazz), alle relazioni favorevoli dello stesso Comune emesse nel 2013 fino alla intervista rilasciata dal sindaco Massimo Zedda in cui si esprime soddisfazione perchè, in coincidenza con i concerti dell’European Jazz Expò – così affermava allora il primo cittadino – il Parco trovava «finalmente la sua Musica».

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