La Nuova Sardegna

Cappellacci

I trenta milioni di Tirrenia sono già nelle casse dal 2010

CAGLIARI. L’ex governatore Ugo Cappellacci continua l’attacco all’assessore al Bilancio Raffaele Paci. «Nessuna conquista e nessun vantaggio dai ritocchi alla convenzione Tirrenia firmati dalla...

28 settembre 2014
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CAGLIARI. L’ex governatore Ugo Cappellacci continua l’attacco all’assessore al Bilancio Raffaele Paci. «Nessuna conquista e nessun vantaggio dai ritocchi alla convenzione Tirrenia firmati dalla Giunta Pigliaru». Lo afferma Ugo Cappellacci (nella foto), consigliere di Forza Italia e già presidente della Regione Sardegna. «Dal 2010 – spiega – le quote di Iva che spettano alla Sardegna entrano già nelle casse della Regione, grazie ai parametri che noi abbiamo ottenuto dallo Stato centrale. Poichè l'indice preso come punto di riferimento sono i consumi delle famiglie, calcolati su base nazionale, il trasferimento della sede legale della compagnia di navigazione non c'entra nulla. Non vorremmo che la notizia di questi falsi vantaggi fosse un tentativo della Giunta di nascondere l'inconsistenza di un accordo che non produce alcun miglioramento nel campo dei trasporti passeggeri e merci. La via da seguire non è quella dei piccoli ritocchi alla convenzione Tirrenia, ma proseguire la rivendicazione del passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità marittima dallo Stato centrale alla Sardegna». Cappellacci spiega che con la sentenza 230/2013 «abbiamo aperto una breccia importante, perché ora nessuno può permettersi di estromettere la Regione dalle decisioni in materia. Ma se vogliamo cambiare realmente il sistema dei trasporti, bisogna andare avanti fino a quando sarà la Sardegna ad adottare le scelte sulla continuità marittima nel suo insieme. Solo così non saremo più vincolati a contratti discussi e firmati da altri e saremo padroni in casa nostra».

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