La Nuova Sardegna

“Cibo di carta” Dalle figurine ai poster dei film

di Nicoletta Castagni
“Cibo di carta” Dalle figurine ai poster dei film

A Milano sino al 20 settembre una grande mostra Il meglio della grafica, ma in chiave gastronomica

05 giugno 2015
3 MINUTI DI LETTURA





MILANO. Le figurine Liebig, i pupazzi della Mucca Carolina, i manifesti di film come “La grande abbuffata”, una grande mostra allestita a Milano negli spazi della Galleria del Gruppo Credito Valtellinese racconterà, dal 10 giugno al 20 settembre, il cibo attraverso le rappresentazioni diffuse grazie a pubblicità, etichette, figurine, gadget, menù, riviste, libri, nonché documenti di trasporto, bandi, carte intestate o scatole e manifesti di cinema. Quindi, ancora un'elaborazione del tema dell'Expo 2015 (nutrire il pianeta), questa volta nel segno della quotidianità e capace di muovere i ricordi più personali entrando, come un fiume di curiosità, nella vita di più di una generazione. Non manca però l'analisi di questo fenomeno culturale anche nel corso di secoli remoti.

Intitolata “Cibo di carta”, la rassegna presenterà infatti oltre 500 pezzi, in parte inediti e mai prima visti, selezionati (dopo una lunga ricerca) per illustrare le storie del cibo e del costume in Italia dal '400 ad oggi, offrendo un vero e proprio atlante iconografico nazionale della storia dell'alimentazione, tuttora mancante. Ma anche una parallela storia dell'illustrazione, che spazia da autori da riscoprire a firme invece celebri come quelle di Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Antonio Rubino, Achille Beltrame, Golia, Gino Boccasile, Leo Longanesi, Benito Jacovitti, Walter Molino, Tanino Liberatore.

A realizzare questa complessa ricerca e analisi, è stato Andrea Tomasetig, libraio antiquario milanese, fin dall’inizio l'ideatore e curatore della mostra, che ha riunito il meglio di quattro importanti collezioni private. Prima fra tutte, la straordinaria raccolta di Michele Rapisarda, composta da oltre 12.000 carte illustrate italiane a stampa di uso quotidiano dal '600 al '900 (bandi, buoni premio, calmieri, carte da involto, cartoline, cataloghi, figurine, licenze, locandine, riviste, ecc.), in ampia parte imperniata sull'alimentazione, che documenta con un repertorio iconografico rarissimo. La affiancherà una selezione di libri, manoscritti (molti inediti) e curiosità su carta provenienti dall'importante biblioteca gastronomica di Giorgio Grillo, composta di oltre mille opere, che coprono con l'intero percorso della gastronomia italiana dal XV secolo a oggi, dal Platina ai futuristi, fino alle edizioni del secondo Novecento e contemporanee.

Una terza sezione presenterà invece alcuni degli incredibili materiali pubblicitari che facevano seguito alla messa in onda di Carosello: gadget, giochi, libri, albi, confezioni dei prodotti, pupazzi gonfiabili provenienti dalla collezione di Carlo Tranchina. La quarta sezione sarà infine dedicata al cinema italiano dalla seconda guerra mondiale sino al 2000: manifesti, locandine e foto-buste, sorprendenti per l'originalità delle citazioni culinario-cinefile.

Alle pareti della Galleria sfilerà poi un'autentica cornucopia di divertenti e insolite immagini sul cibo, che rimandano a un'Italia sia popolare sia borghese, dal neorealismo ai giorni nostri. C'è tutto: il cinema d'autore e la commedia all'italiana. L'insieme proviene dalla collezione Enrico Minisini. In parallelo alla mostra si svolgerà anche un programma di diverse iniziative collaterali, dalle visite guidate ai laboratori didattici, dalla proiezione di film in tema alla lettura scenica di testi d'autore, fino a convegni e tavole rotonde su temi specifici.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative