La Nuova Sardegna

Le regine dell’amore si mettono in vetrina alla fiera del sesso

di Dario Budroni
Le regine dell’amore si mettono in vetrina alla fiera del sesso

Nel locale di Olbia appuntamento con le pornostar più note La star Luana Borgia: stanca dell’hard, aprirò un maneggio

22 agosto 2015
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OLBIA. La tipa tutta curve e sguardi ammiccanti sbuca dal camerino. Fissa negli occhi uno spettatore spaparanzato sul divanetto e disinvolta sale sul palcoscenico dell’amore profano. La scena è tutta sua.

Le facce attorno si contraggono in smorfie maliziose, qualcuno cerca di ostentare una specie di fascino da inguaribile Casanova. Vietato però montarsi la testa.

Lei, la pornostar, guarda in faccia e ondeggia davanti agli occhi, per qualche secondo fa sentire ciascuno il re della serata. Ma è pur sempre una professionista: finisce lo spettacolo e subito corre a mettersi qualcosa addosso.

Le fiere dell’eros sono fatte così. Il sesso si mette in vetrina, è una questione di show. Proprio come sta succedendo al Burlesque, un locale di Olbia, una sorta di tempio dell’hard che da giovedì notte si è trasformato nella «più grande fiera dell’eros mai promossa in Sardegna», come specificano con orgoglio gli organizzatori. Le protagoniste sono pornostar e artiste dello striptease col bollino rosso. E poi c’è la madrina: Luana Borgia, una delle più famose pornostar italiane.

La fiera dell’eros. Si chiama «Sardinia sex 2015». È cominciata giovedì e terminerà questa notte. L’ingresso è per soli adulti, l’entrata costa 15 euro. Il pubblico, non numeroso, è composto da uomini. Il gestore del locale, Duilio Canu, è riuscito a chiamare una bella scuderia di artiste del sesso, tutte affermate a livello nazionale. Luana Borgia a parte, ci sono Eva Ferrari, Dea Elena, Chanel 27, Jennifer Stone, Lucya Lee (sosia di Ornella Muti), July Jador, Vicky Moore e Paula Thomas.

«Cercherò di organizzarne una al mese» dice Canu. Il gioco è semplice: le pornostar hanno circa 30 minuti per dare il meglio di sé. Ognuna è specialista in qualcosa, la fiera conta una vasta gamma di show. Si va dal tetton club al lesbo show. Spettacoli per tutti i gusti: giovani, over 40, non manca neanche la mistress, in altre parole la severa dominatrice.

Spettacolo bollente. Al Burlesque non esistono segreti. Le protagoniste della fiera arrivano fino in fondo. Ogni spettacolo si svolge più o meno così. La star sale sul palco con tanto di palo da lapdance e poltroncina stile Luigi XIV. Tutto attorno una avvolgente centrifuga kitsch: divanetti tappezzati di velluto, lampadari di cristallo finto, colonnine da tempio greco, soffici stoffe che ricoprono pareti e soffitto. Il rosso è il colore dominante.

La protagonista dello show si presenta in intimo, al massimo ha le spalle coperte da un velo semi trasparente. Ispirata dalla musica dance sparata a palla, pian piano si ritrova senza nulla. Mostra a tutti di che pasta è fatta, scende dal palco e si avvicina ai tavolini. E poi c’è anche chi preferisce stupire il pubblico con l’utilizzo dei cosiddetti sex toys.

Professioniste del sesso. La madrina della fiera è Luana Borgia. Cento film hard alle spalle, famosissima nell’ambiente, spesso apparsa in diverse trasmissioni televisive. «Non avevo mai lavorato in Sardegna – dice lei –. Perché faccio questo mestiere? Semplice, amo molto l’erotismo. Cominciai per sconfiggere la timidezza. Non fu semplice dirlo in famiglia, i miei genitori non mi parlarono per un anno intero, poi però si sono abituati».

Lei è da tantissimi anni nel mondo dell’hard. «Ero amica di Moana Pozzi, era una vera icona. Stesso discorso per Ilona Staller – continua –. Comunque sto per finire, tra un anno mi ritiro. Aprirò un maneggio perché adoro i cavalli». Poi c’è anche Eva Ferrari, che si definisce una sexy star. «Come lavoro è un po’ pesante, perché sono sempre in viaggio. Qualche volta ho pensato di abbandonare, ma la passione è forte – spiega –. Faccio tutto con naturalezza. Sono una persona aperta, non ho nulla da nascondere».

Il pubblico assiste in un silenzio assorto. Concentrato a cogliere ogni minimo movimento delle divine del palco. La musica intorno quasi separa dal mondo di fuori. Le luci basse, velluto e moquette, portano in un’altra dimensione. L’entusiasmo cancella l’imbarazzo di chi ha avuto il coraggio di superare la porta del locale. Loro sorridono a tutti, finiscono la loro performance ardita e vanno via. Ma prima salutano i loro fan in assoluto delirio. Come fanno le vere star.

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