La Nuova Sardegna

Aeroporti, i tre sardi inseriti tra i primi 38 a livello nazionale

di Luca Fiori
Aeroporti, i tre sardi inseriti tra i primi 38 a livello nazionale

Cagliari tra i dodici scali considerati di rilevanza strategica In 15 anni spesi 198 milioni per l’aviazione nell’isola

28 agosto 2015
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SASSARI. L’aeroporto di Cagliari è tra i dodici scali italiani considerati di rilevanza strategica. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, che ha inserito tutti e tre i principali aeroporti isolani fra i 38 aeroporti d’interesse nazionale. Cagliari, Olbia e Alghero vengono dunque indicati fra i dieci bacini di traffico nazionali.

Negli ultimi quindici anni gli investimenti sui tre aeroporti dell’isola sono stati di 198 milioni di euro: 178 con fondi pubblici e una ventina a carico di privati. I dati sono stati diffusi qualche giorno fa dall’Enac che ha fatto sapere che dal 2000 a oggi sono stati più di 1,5 miliardi gli investimenti nel settore aeroportuale nel sud Italia. Ma per l’Enac non basta. È necessario che si investano altri 500 milioni nei prossimi 5 anni, ha auspicato il presidente dell'Enac, Vito Riggio per seguire un indirizzo chiaro del Governo. Nello specifico nell’aeroporto di Cagliari sono stati investiti 139 milioni e mezzo: 126 con fondi pubblici e 13 e mezzo a carico di privati. A Olbia negli ultimi quindici anni gli investimenti sono stati di poco più di 24 milioni: 19 con finanziamenti pubblici e 5 milioni a carico di privati. Nello scalo di Alghero dal 2000 a oggi sono stati investiti poco meno di 34 milioni di euro: 33 milioni con fondi pubblici e 662 euro a carico di privati.

Il provvedimento del consiglio dei ministri di ieri individua gli aeroporti e i sistemi aeroportuali di interesse nazionale, quali nodi essenziali - spiega una nota del Governo - per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato, tenendo conto delle dimensioni e della tipologia del traffico, dell’ubicazione territoriale e del ruolo strategico dei medesimi, nonchè di quanto previsto nei progetti europei Ten. Il provvedimento - si legge nel comunicato di Palazzo Chigi - è finalizzato allo sviluppo del settore all’interno di una governance che contemperi le esigenze della domanda di traffico nazionale e internazionale con quelle di sviluppo dei territori, di potenziamento delle infrastrutture necessarie, di utilizzo proficuo delle risorse pubbliche impiegate e di efficientamento dei servizi di navigazione aerea e degli altri servizi resi in ambito aeroportuale.

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