La Nuova Sardegna

“Traffico” di profughi: autista nuorese in manette

di Pier Luigi Piredda e Tiziana Simula
“Traffico” di profughi: autista nuorese in manette

Gianluca Giobbe, 36 anni, arrestato in Germania: migranti stipati nel suo tir

28 agosto 2015
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NUORO. Uno “scafista” nuorese è stato arrestato alla frontiera della Germania mentre alla guida di un camion stava tentando di far entrare illegalmente in territorio tedesco un numero imprecisato di immigrati. Non si conoscono altri particolari sull’operazione, coperta dal riserbo più assoluto. Gianluca Giobbe, 36 anni, residente a Nuoro, sposato da poco più di un anno, professione ufficiale operaio disoccupato, ma con un “jolly” nel suo curriculum: la patente per guidare i camion. Un patente particolarmente ambita di questi tempi di crisi del lavoro e di possibilità di fare soldi in maniera illegale. Sul mercato degli autotrasportatori c’è una grande ricerca di camionisti, logicamente disoccupati e in gravi difficoltà economiche (e in Italia ce ne sono a centinaia) disposti anche a rischiare l’arresto e pesanti condanne. Ma con la possibilità che, se il viaggio con il carico di immigrati andasse a buon fine, potrebbe fruttare al conducente del mezzo somme molto consistenti: tra i 10 e i 15mila euro, in base agli immigrati trasportati.

Il traffico. Gianluca Giobbe era entrato nel mirino della polizia già da qualche tempo. Gli agenti della questura di Nuoro avevano acquisito elementi relativi al coinvolgimento di alcuni sardi nel traffico di immigrati. Come “scafisti”. Ma non marinai al timone dei gommoni che viaggiano tra l’Africa e l’Europa lungo tutte le rotte del Mediterraneo, più semplicemente come autisti dei grossi camion che percorrono quotidianamente le autostrade di tutta Europa. Camion sui quali vengono trasportati anche i disperati, arrivati dall’Africa e dai Paesi in guerra, che cercano di raggiungere quello che loro considerano il paradiso: i Paesi del Nord Europa, e la Germania in particolare. Gianluca Giobbe era tra i camionisti disoccupati che la polizia di Nuoro stava monitorando da qualche tempo, insieme a molti altri sardi sui quali viene però mantenuto il massimo riserbo. Così come è coperta dalla massima riservatezza tutta l’inchiesta che ha portato all’arresto del nuorese.

L’allarme. È scattato la settimana scorsa, quando Gianluca Giobbe si è allontanato da Nuoro a bordo di un’auto, pare in compagnia di un amico. Gli agenti della questura di Nuoro hanno seguito i suoi movimenti fino a quando non ha lasciato la Sardegna. A quel punto, hanno segnalato la sua identità ai colleghi della penisola per continuare il pedinamento. Non si conoscono particolari sui suoi movimenti nel nord Italia, ma probabilmente il camionista si sarebbe mosso con treni e mezzi pubblici, riuscendo così a non lasciare alcuna traccia del suo passaggio. Nel frattempo, la questura di Nuoro aveva allertato l’Interpol e le polizie di Germania e Francia, inviando tutti i dati identificativi del disoccupato nuorese, che non si sarebbe mai accorto di essere entrato nel mirino della forze dell’ordine.

L’arresto. Silenzio assoluto fino a ieri pomeriggio, quando dalla Germania è filtrata la notizia che Gianluca Giobbe era detenuto in una prigione tedesca, arrestato con l’accusa di immigrazione clandestina. La segnalazione è stata girata immediatamente alla polizia italiana, e in particolare a quella di Nuoro che ha provveduto a comunicare ai carabinieri di sospendere le ricerche dell’uomo in seguito alla denuncia di scomparsa presentata dai familiari. Da quel momento sulla vicenda è calato il massimo riserbo. Anche perché le indagini sono ancora in corso e la polizia tedesca non ha ancora inviato in Italia i particolari sull’arresto del camionista.

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