La Nuova Sardegna

Onorato manda Cappellacci a giudizio

Onorato manda Cappellacci a giudizio

Il 5 febbraio l’ex governatore dovrà rispondere di diffamazione nei confronti dell’armatore

05 novembre 2015
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CAGLIARI. Doveva esserci un accordo tra i legali di Ugo Cappellacci e di Vincenzo Onorato, l’ex governatore querelato per diffamazione e l’armatore nelle vesti del querelante. Ma alla fine è saltato tutto: il padrone della Tirrenia e di Moby Lines non ha voluto fare un passo indietro e per il consigliere regionale e coordinatore nell’isola di Forza Italia è scattato inevitabile il rinvio a giudizio. Il gup Lucia Perra ha fissato la data della prima udienza davanti al tribunale monocratico: si farà il 5 di febbraio. Se nel frattempo le parti - l’avvocato Guido Manca Bitti per Cappellacci e Luigi Concas per Onorato - riuciranno a trovare un’intesa sulla conciliazione, il processo salterà. Altrimenti si andrà avanti col dibattimento.

Per Cappellacci è il secondo rinvio a giudizio con l’accusa di diffamazione nell’arco di pochi mesi: secondo quanto deciso dal gup Giuseppe Pintori il 15 dicembre l’ex presidente della Regione dovrà presentarsi dal giudice monocratico, ma la parte offesa in quel caso si chiama Michela Murgia. La scrittrice, assistita dall’avvocato Rita Tolu, lo querelò in parallelo a Onorato per via di un’affermazione di Cappellacci che coinvolgeva sia l’armatore che la celebre scrittrice. Ma cosa disse Cappellacci di così grave da condurlo due volte davanti al tribunale? Nella foga della compagna elettorale del 2013 azzardò che a pagare i costi della campagna di Sardegna Possibile e della sua leader sarebbe stato proprio Onorato. Un’affermazione del tutto infondata e ampiamente smentita che però il candidato del centrodestra non pensò di ritrattare. La reazione inevitabile fu una doppia querela per diffamazione ed ora i rinvii a giudizio conseguenti. L’esito delle elezioni regionali fu comunque infausto per Cappellacci come per Michela Murgia, perchè a uscirne vincitore fu Francesco Pigliaru con la coalizione di centrosinistra. Ma la contesa elettorale, a ormai quasi tre anni di distanza, dovrà andare avanti nell’aula del tribunale.

Per Ugo Cappellacci non si tratta del solo problema giudiziario recente: l’ex governatore è imputato di abuso d’ufficio davanti al tribunale di Roma all’interno del processo alla cosiddetta loggia P3. L’accusa sostenuta dalla Procura della capitale è riferita alla nomina ai vertici dell’Arpas di Ignazio Farris, un ex funzionario della Provincia di Cagliari che secondo l’accusa sarebbe stato indicato dall’affarista Flavio Carboni perché agevolasse i progetti di realizzazione di cantieri eolici in Sardegna. L’altro ieri Carboni ha autorizzato il tribunale ad acquisire i verbali dei suoi esami ma non ha deposto in aula per problemi di salute. (m.l)

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