La Nuova Sardegna

le reazioni politiche

Il Pd applaude, Forza Italia critica e chiede i conti

SASSARI. Il premier è ritornato a Roma ma l’eco della toccata e fuga sassarese rimbomba negli ambienti politici dell’isola. Troppo grande la storia del Patto con la Sardegna perché potesse essere...

31 luglio 2016
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SASSARI. Il premier è ritornato a Roma ma l’eco della toccata e fuga sassarese rimbomba negli ambienti politici dell’isola. Troppo grande la storia del Patto con la Sardegna perché potesse essere archiviata rapidamente. Le reazioni del giorno dopo hanno il sapore del tutti contro il Pd. O viceversa. Romina Mura, deputato del Pd, parla di un futuro che si annuncia soddisfacente: «Il patto per la Sardegna rappresenta una molteplicità di risposte alla questione sarda. Dentro il patto per la Sardegna c'è un disegno, una visione per il futuro. Sono particolarmente soddisfatta». Anche un altro deputato del Pd, Emanuele Cani, è particolarmente fiducioso: «C'è una schiarita nel futuro della Sardegna. Il patto è un segnale positivo per l'isola e le risorse che saranno destinate alla nostra terra, e che non possono essere definite una semplice rimodulazione di somme già previste, la nostra regione ottiene oltre un miliardo e mezzo in più rispetto all'ordinaria programmazione statale».

Dall’altra parte della barricata, cambiano i toni e anche i contenuti: «Esiste una delibera della Giunta regionale, un atto del Governo o un qualsiasi documento che abbia un minimo di efficacia sul piano pratico e giuridico? Pigliaru venga subito in Consiglio, finora tenuto all'oscuro di carte che forse non esistono, e risponda», domanda Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. E i forzisti sono il partito più critico, oltre Pittalis ha parlato anche l’ex governatore Ugo Cappellacci: «Pigliaru parlava di un accordo tra Stato e Regione che era stato stravolto. A pochi mesi di distanza da queste dichiarazioni si parla di passaggio epocale. Poi si scopre che non ci sono 2.9 miliardi in più ma 1 miliardo in meno. Ricordiamo infatti i 700 milioni sottratti quest'anno al bilancio regionale con gli accantonamenti, i 300 milioni sottratti nel 2014, oltre 100 milioni tagliati al Piano di azione coesione, i 65 milioni di fondi Fsc predati nel 2014».

Anche un altro ex presidente della Regione, Mauro Pili, ha tuonato contro il Pd: «Il Patto per la Sardegna è un assegno a vuoto. Hanno millantato soldi inesistenti. La relazione allegata al Def 2016 li sbugiarda. Il ministro dell'economia aveva previsto di spendere 13,4 miliardi per i patti mentre Renzi aveva già assunto impegni a vuoto per oltre 20 miliardi. Un biscazziere non sarebbe stato così spregiudicato». (c.z.)

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