La Nuova Sardegna

Bonifiche ferraresi: rilanceremo Sbs

di Simonetta Selloni
Bonifiche ferraresi: rilanceremo Sbs

Arborea, subito un investimento da 40 milioni di euro per rivitalizzare la società

27 novembre 2016
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ARBOREA. Da pesante fardello sulle spalle della Regione a primo tassello per dare corpo a un polo agricolo di spessore europeo. La virata delle sorti della Società bonifiche sarde è passata attraverso cinque aste andate deserte (l’ultima nello scorso maggio) al cambiamento di strategia per la cessione, con la trattativa privata.

Ora sarà il colosso Bonifiche Ferraresi Spa a prendere in mano un articolato sistema che comprende il corpo aziendale principale, il cosiddetto Centro 3 Sassu, nel territorio di Marrubiu, con stalle, magazzini, uffici e terreni. Ci sono poi 572 ettari di terreni della società tra Arborea e Terralba. In dote, al compratore anche la concessione di altri 429 ettari di terreni di provenienza Laore, in due corpi fondiari tra Santa Giusta, Marrubiu, Terralba e Arborea.

Bonifiche Ferraresi ha chiuso un accordo che si aggira sui nove milioni di euro (l’impegno finanziario richiesto dall’asta era superiore di 676 mila euro, ma l’andamento della trattativa privata potrebbe aver decurtato gli spiccioli), e che comprende l’acquisizione dei 26 lavoratori di Sbs, attualmente impiegati nell’azienda regionale Forestas. Perché primo tassello? Perché il colosso ferrarese che ha chiuso con la Regione ha già posto le basi per la trattativa finalizzata all’acquisizione delle aziende di Surigheddu e Mamuntanas ad Alghero. E questo sarebbe il secondo passo; ma per restare alla Sbs, Boniche Ferraresi avrebbe già messo nel conto l’investimento di oltre 40 milioni di euro per ridare slancio a un’azienda diventata, negli anni, la pallida controfigura di quello che avrebbe potuto esprimere.

Bonifiche Ferraresi ha forze e capitali per impegnarsi in un rilancio che ha il respiro dell’investimento a lungo termine, includendo anche Surgheddu e Mamuntans: quotata in Borsa, nella compagine societaria che due anni fa – attraverso la B.G.Holding Spa ha rilevato la quota di maggioranza dalla Banca d’Italia – figurano imprenditori del calibro di Dompè, l’ingegner Carlo De Benedetti, l’Autosped del Gruppo Gavio, la Agritrans della famiglia piemontese dei Mondino, la Inalca del gruppo Cremonini, colosso del settore carni.

Tramontato il tentativo di acquisizione della 3A – il Cda bloccato dall’assemblea per la paura di un passo troppo lungo in tempi di forte crisi –, la formalizzazione del passaggio dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre.

All’operazione guarda con atteggiamento attendista l’Unione dei Comuni del Terralbese, nei cui centri, Arborea, Terralba, Marrubiu, San Nicolò Arcidano e Uras ricadono gran parte dei terreni dell’Sbs.

«Avevamo auspicato che il compendio rimanesse nelle mani di imprenditori locali. Aspettiamo l’evolversi della situazione. Già dal 2013 avevamo chiesto alla Regione di interagire su questa partita sulla quale invece, attraverso questi anni, non siamo mai stati informati. Ci auspichiamo il rispetto degli accordi per i lavoratori», sono le parole di Manuela Pintus, presidente dell’Unione e sindaco di Arborea.

Una preoccupazione, quella manifestata dai lavoratori impegnati nella Società bonifiche sarde, che, seppur legittima (e condivisa dal capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale Attilio Dedoni), sembrerebbe già sorpassata dalle ampie garanzie fornite da Bonifiche Ferraresi.

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