La Nuova Sardegna

Fdi-An: «Pronti per le elezioni anticipate»

Fdi-An: «Pronti per le elezioni anticipate»

Strigliata agli alleati: basta inciuci col centrosinistra. Le primarie per scegliere il candidato-presidente

04 gennaio 2017
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CAGLIARI. L’indipendentismo? «Una malattia senile sofferta da chi, a una certa età, non sa più dove andare». È con questa stilettata che il deputato Bruno Murgia ha esordito nella prima conferenza stampa da quando ha aderito a Fratelli d’Italia-An. Candidato dal Pdl e rientrato pochi mesi fa alla Camera dopo le dimissioni di Settimo Nizzi, eletto sindaco a Olbia, Murgia è stato chiaro: «Ho fatto una scelta coerente con la mia storia politica». Al suo fianco il coordinatore regionale Salvatore Deidda, Paolo Truzzu, consigliere regionale, Gianni Lampis e Alessio Mereu, dirigenti del partito. Fdi-An ha cominciato il nuovo anno con una strigliata al centrodestra in Sardegna: «Finora – ha detto Truzzu – abbiamo mancato diverse occasioni per essere un’opposizione vera. Vogliamo invece costruire subito un’alternativa vera al governo del centrosinistra, altrimenti se. come in passato ci saranno altri inciuci con la maggioranza, sarà qualcos’altro a travolgere entrambi gli schieramenti». Il rischio che i due poli alle prossime regionali, nel 2019, siano travolti dai Cinque Stelle è concreto se – ha aggiunto Lampis – «non saremo coraggiosi nel battere l’isola palmo a palmo per dimostrare che abbiamo un programma per rilanciare l’economia e poi, con le nostre nuove generazioni, vogliamo soprattutto difendere l’autonomia dalla farsa del sovranismo». Fdi vuole realizzare un «contenitore aperto alle forze politiche decise a ridare speranza a tutti e in particolare a un ceto medio ridotto sul lastrico dalle scelte romane e cagliaritane». Sono pronti anche in caso di elezioni anticipate nell’isola: «Abbiamo un taccuino di nomi – ha detto Deidda – ma la scelta del candidato presidente per la Regione dovrà passare attraverso le primarie anche nel centrodestra». I rapporti nella coalizione che ha perso le elezioni nel 2014 ora non sono idilliaci «ma amichevoli», ha sottolineato Lampis, perché «l’accordo vero dovrà essere sul progetto che il centrodestra vorrà portare avanti per liberare la Sardegna dal fallimento del centrosinistra». Secondo Fdi-An «in questa primi anni la giunta Pigliaru ha infilato un errore dopo l’altro, anche le loro presunte grandi riforme, dagli Enti locali alla sanità, sono state un bluff». Soprattutto – ha ribadito Murgia, riferendosi alle scelte degli ultimi governi nazionali – «sono mancate risposte concrete ai bisogni della gente, mentre il centrosinistra ha messo sul tavolo solo annunci che non hanno avuto alcun effetto». Sulla recente riforma del sistema sanitario regionale Truzzu è stato secco nel dire: «L’Asl unica è nata solo perché è stata barattata con la sede a Sassari e avremo a che fare con una nuova Abbanoa. Solo che questa volta non c’è di mezzo l’acqua, ma la salute». Sempre sullo stesso argomento ha aggiunto: «Finiremo per essere succubi non solo della cattiva gestione, ma anche delle esigenze del Qatar, leggi nuovo ospedale di Olbia, in Sardegna». Con una conclusione forte: «Prima o poi saranno di sicuro i sardi a mandare a casa la giunta Pigliaru. Noi siamo pronti a scendere in campo. Subito».

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