La Nuova Sardegna

Porto Torres, primo tuffo fuori stagione

Porto Torres, primo tuffo fuori stagione

Un turista spagnolo ha approfittato del sole per un bagno tra le onde nella spiaggia di Balai

13 febbraio 2017
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PORTO TORRES. Un sole quasi primaverile, l’acqua di un verde che conquista e Balai ha richiamato il primo tuffo di stagione dalla “Rocca manna”. È stato un giovane turista spagnolo (sono tanti quelli che frequentano la città da quando è stato attivato il collegamento Grimaldi con Barcellona) - nella tarda mattinata di ieri - a lanciarsi dalla caratteristica roccia, per niente preoccupato della temperatura dell’acqua. Il ragazzo si è cimentato nel classico tuffo “a candela” o “alla dritta” per dirla in portotorrese con un coefficiente di difficoltà minimo, anche se inserito nel contesto di una giornata con temperatura dell’acqua che richiede comunque un fisico allenato per evitare problemi.

Il giovane spagnolo, una volta riemerso dopo il tuffo dalla “Rocca manna” ha poi nuotato fino alla riva. È stata una parentesi curiosa sfuggita ai più - anche se erano in tanti quelli che ieri hanno passeggiato fino alla caratteristica conca di Balai - ma non al nostro lettore Angelo Dedola che ha immortalato il salto in acqua girando anche un breve filmato.

I tuffi dalla “Rocca manna” di Balai rappresentano una tradizione e lo spettacolo va in onda soprattutto d’estate, quando gli specialisti turritani si esibiscono in carpiati, capriole e tuffi impegnativi che richiamano spettatori curiosi. A Balai sono cresciuti veri e propri specialisti, temerari che ancora oggi - seppure un po’ più avanti negli anni - non rinunciano all’esibizione da quel promontorio caratteristico che fronteggia la chiesetta che accoglie i simulacri dei martiri Gavino, Proto e Gianuario (dal 3 maggio sino alla domenica di Pentecoste).

I video dei tuffi di quella che rappresenta una sorta di “Acapulco turritana” hanno fatto il giro d’Europa, almeno da quando è cominciata la “fiera” di youtube. E proprio le acrobazie dei tuffatori sono entrate a fare parte dei video di promozione turistica.

Quella dei tuffatori e dei talenti che avrebbero meritato maggiori attenzioni è una vecchia storia che ritorna ogni volta che si affronta l’argomento di quella piattaforma naturale che è la “Rocca manna” di Balai. Con un impianto coperto adeguato, infatti, sarebbe stato possibile creare una vera scuola di tuffi e - grazie ai talenti che non mancano - puntare con decisione su una disciplina che insieme al nuoto (che si svolge con risultati sempre più interessanti grazie alla piscina Libissonis) avrebbe potuto regalare interessanti soddisfazioni sportive.

La vicenda della piscina comunale si è arenata per sempre nel fallimento del progetto all’Oleandro del quale nessuno parla più. E allora anche il tuffo di un turista spagnolo può essere l’occasione per rilanciare l’idea. (g.b.)

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