La Nuova Sardegna

Meningite, a Sassari esauriti i vaccini 

di Silvia Sanna
Meningite, a Sassari esauriti i vaccini 

Sono finite le scorte contro il sierotipo B: saltano gli appuntamenti già fissati da mesi

01 giugno 2017
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SASSARI. Nelle agende della Assl di Sassari non c’è un posto libero sino a ottobre. Chi ha chiamato a gennaio ha dovuto a malincuore rassegnarsi ad aspettare sino a maggio-primi di giugno. E quando il momento tanto atteso è arrivato, ecco la telefonata: «Domani non venga, i vaccini sono esauriti. La richiameremo noi. Quando? Tra due settimane. Forse». I vaccini finiti ieri sono quelli contro la meningite da meningococco di tipo B, ad avvisare i genitori dei bambini – rimasti di sasso – sono stati gli addetti del servizio vaccinazioni e igiene pubblica.

Scorte finite. A Sassari il vaccino meningocco di tipo B è disponibile dal 9 gennaio. I nuovi nati a partire dal 1 gennaio 2015 lo ricevono gratuitamente a Sassari e in altre Assl, a Olbia per esempio. Le fasce considerate non a rischio, invece pagano un costo di 81,09 a dose. Le richieste sono state tantissime dopo l’allarme scoppiato l’inverno scorso in Toscana, dove si sono verificati numerosi decessi provocati nella maggior parte dei casi da meningite di tipo C e di tipo B. Per questo a Sassari si è deciso di rendere disponibile il vaccino B per tutti e di iniettarlo gratuitamente ai bimbi più piccoli. Un mese fa è arrivato il piano nazionale dei vaccini che ha inserito il B - come altri – tra l’elenco degli obbligatori. A quel punto è partita la corsa da parte delle Regioni per accaparrarsi le scorte. Che ieri nel territorio di Sassari si sono esaurite.

Il monopolio. In Italia c’è una sola multinazionale del farmaco che distribuisce il vaccino da meningococco di tipo B. Si tratta della britannica Glaxo che opera in regime di monopolio. Per quanto riguarda gli altri vaccini ci sono altre multinazionali che operano in concorrenza. Nel caso del meningococco B esiste un unico canale di approvvigionamento. E le scorte sono state assicurate a tutte le strutture sanitarie sino a quando il piano nazionale non ha fatto all’improvviso liveitare le richieste. In particolare, la Glaxo ha ricevuto un’ordinazione massiccia di vaccini dal Lazio: un quantitativo talmente ingente che ha di fatto svuotato le riserve. E Sassari, che contava in nuovi arrivi per soddisfare la domanda, è rimasta a bocca asciutta.

L’attesa. La Glaxo ha annunciato che il problema sarà risolto in tempi brevi. La data fornita è il 9 giugno: a partire da allora – garantiscono dalla multinazionale – in Sardegna arriveranno i vaccini richiesti. Subito dopo inizierà distribuzione e i richiedenti rimasti in attesa saranno richiamati dalle strutture. In teoria la situazione dovrebbe tornare alla normalità tra due settimane, anche se non è semplice capire quanto durerà l’attesa per chi aveva appuntamenti già fissati in agenda. È probabile che venga data la priorità alle fasce a rischio, cioè ai bambini più piccoli, ai quali il vaccino viene assicurato gratuitamente. Tutti gli altri, quelli che devono pagare gli 81,09 euro, dovranno attendere.

Gli altri vaccini. Sono disponibili in tutte le strutture sanitarie dell’isola. In alcuni casi si è proceduto attraverso gare d’appalto singole. In altri casi si è invece fatta un’unica gara regionale, per esempio per i vaccini cosiddetti obbligatori (da somministrare nei primi mesi di vita): la gara unica, con la Asl del Medio Campidano capofila, ha garantito scorte sufficienti per tutta l’isola. Per il futuro, non appena si esauriranno le riserve, l’obiettivo è bandire una gara unica per tutti i vaccini da parte della Ats che possa evitare di rimanere sforniti così come accaduto in questi giorni a Sassari.

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