La Nuova Sardegna

Polemiche sulla sanità tra accuse e smentite

Polemiche sulla sanità tra accuse e smentite

Elisoccorso ko, centri di assistenza, malati di Parkinson. La lista infinita delle proteste contro il sistema

30 agosto 2017
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La sanità ha una capacità di ammalarsi e guarire quasi miracolosa. Ogni giorno si assiste alla battaglia dei comunicati stampa tra le denunce dell’opposizione o dei sindacati e dell’assessorato. Si descrivono realtà parallele, da una parte è l’allarme continuo a quello che non funziona. Dall’altra la fabbrica dei comunicati stampa di smentita.

Cappellacci. Apre le danze il comunicato di Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. Cappellacci denuncia che l’elicottero del 118, quello che serve per l’elisoccorso è di nuovo a terra. Servizio sospeso- «Non si tratta di un dettaglio di poco conto ma di un servizio che spesso fa la differenza tra la vita e la morte per il malcapitato di turno. Quanti giorni di fermi tecnici sono stati registrati in quest’ultimo anno? E’ desolante lo spettacolo di un presidente e di un assessore imbambolati, che allargano le braccia e fanno spallucce come se loro fossero dei semplici passanti». Cappellacci un merito lo ha. La sua è l’unica denuncia che non viene smentita.

Centro donna. La seconda denuncia arriva dai sindacati. Che gridano allo scandalo per la soppressione del Centro Donna dell'ospedale Binaghi. Cgil, Cisl e Uil chiedono un ripensamento. «Ci saremmo aspettati insieme a tutte le donne e famiglie che in questi anni hanno usufruito del servizio, che ci fosse un potenziamento, non la sua soppressione. È noto e crediamo anche per ai vertici della sanità sarda, che sul lungo periodo la medicina preventiva, in questo caso di genere porti a un sostanziale risparmio della spesa pubblica». Ripensamento più veloce della luce. Due ore dopo c’è un comunicato dell’Ats. « Il Centro Donna non chiuderà, anzi verrà potenziato. In nessun documento o atto dell'Ats si parla in alcun modo di chiusura del Centro Donna. In base alle indicazioni della direzione aziendale il potenziamento del servizio avverrà sia in termini tecnologici che organizzativi (risorse umane), con la finalità di farlo diventare il punto di riferimento per lo screening dei tumori della cervice e per la lettura centralizzata degli esami dell'intera regione».

Parkinson. Il terzo allarme arriva dalle associazioni dei malati di Parkinson. «A nome di 2mila aderenti denunciano che la riorganizzazione della rete ospedaliera mina il sistema di assistenza. La logica riduttiva che ha ispirato la riorganizzazione della rete ospedaliera avrà una ripercussione fortemente negativa sulle malattie complesse ed invalidanti come il Parkinson. Come può un' offerta sanitaria essere la migliore possibile se diverse malattie invalidanti, quali quella di Parkinson, non vengono supportate nel Piano di riorganizzazione regionale ospedaliera?». Ma l’assessore smentisce ancora. «Non ci sarà alcun arretramento. Al contrario con gli atti aziendali ci sarà una maggiore organizzazione e integrazione ospedale-territorio. È ingiusto parlare di una riforma ispirata da logiche riduttive. Abbiamo pensato all'interesse di tutti i pazienti e non solo di quelli che abitano in grandi centri. La rete ospedaliera è un atto di programmazione, che non entra nel merito dell'organizzazione dell'assistenza, che spetta ai direttori delle aziende sanitarie».

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative