La Nuova Sardegna

Gli universitari sardi in fuga: in 10mila via dall'isola

Silvia Sanna
Gli universitari sardi in fuga: in 10mila via dall'isola

Quasi un quinto si iscrive oltremare, dalla Penisola 585 studenti scelgono atenei sardi. Le conseguenze dell'emorragia sono due: la prima è che chi studia "fuori" difficilmente torna indietro, la seconda è il grande peso economico per le famiglie

28 settembre 2017
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SASSARI. Per sedici studenti sardi che fanno la valigia, ce n'è solo uno che sbarca nell'isola. Il rapporto è 9.689 a 585: la sconfitta è netta, probabilmente più pesante delle aspettative. Significa che circa un quinto della popolazione universitaria sarda - oltre 45mila iscritti - sceglie di studiare oltremare. Mentre appena 1,5% degli iscritti arriva dalla Penisola. Le conseguenze dell'emorragia sono due: la prima è che chi si forma oltre mare difficilmente torna indietro, la seconda è che la presenza di tanti studenti sardi nella Penisola è un peso economico notevole per le famiglie. In confronto, ciò che arriva in Sardegna con il debole fenomeno migratorio porta solo briciole.

Le spese. È un tesoretto che oscilla tra i 75 e i 95 milioni di euro quello che ogni anno prende il volo dall'isola. Ad alimentarlo sono le famiglie degli studenti universitari fuori sede. È stato calcolato che ognuno di loro costa mediamente 8-10 mila euro all'anno: studiare fuori significa pagare vitto e alloggio, a meno che grazie ai buoni voti non si riesca a ottenere una borsa di studio.

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