La Nuova Sardegna

il convegno del centrodestra 

Romani ai forzisti sardi: uniti si vince, la Sicilia insegna

Romani ai forzisti sardi: uniti si vince, la Sicilia insegna

Il vicecapogruppo del Senato: «Nell’isola il risultato delle politiche è ancora in bilico, lavoriamo sugli indecisi»

03 dicembre 2017
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CAGLIARI. Prima Silvio Berlusconi, con un messaggio, «Sardegna, Italia, Europa, il tema del vostro incontro, sono le tre sfide che dobbiamo vincere», poi Paolo Romani, capogruppo al Senato, deciso nel dire: «Il centrodestra unito può e deve vincere». Con il Cavaliere e un pezzo da novanta, Forza Italia ha cominciato la lunga campagna verso le Politiche del 2018 e lanciato quella ancora più lunga che si concluderà fra due anni, con l’elezione del Consiglio regionale. «In questa stagione politica, siamo chiamati al massimo impegno – ha detto l’ex premier nel messaggio –. La volontà di cambiamento è fortissima, e noi siamo per quello vero, perché siamo un centrodestra serio, responsabile e liberale, che guarda fino all’Europa, per cambiare l’Italia e poi la Sardegna». È stato poi Romani ad accendere ancor di più la carica in chi era in platea: «Nella vostra isola il risultato elettorale delle Politiche è ancora in bilico per questo chiedo a tutti coloro che si riconoscono nella proposta del centrodestra di unirsi nella coalizione. L’esperienza della Sicilia dimostra che quando siamo uniti dall’inizio alla fine, siamo imbattibili». Subito dopo è stata la volta del senatore Mario Mauro: «Dobbiamo far breccia in quel 78 per cento degli italiani che non si fida più dei partiti e che se dovesse andare a votare, voterebbe 5 stelle. Noi dobbiamo fermarli e lo possiamo fare solo se ascolteremo la gente. Non come ha fatto il centrosinistra dappertutto e anche in Sardegna con la giunta Pigliaru: si è rinchiuso nelle stanze del potere, ha mandato gambe all’aria chi un lavoro ce l’aveva e rubato un pezzo di futuro ai giovani». In un crescendo generale, l’eurodeputato Stefano Maullu ha rilanciato subito dopo il tema dell’insularità: «La Sardegna dev’essere messa nelle stesse condizioni di competitività delle altre regioni, ma non può certo riuscirci con questo governo nazionale e anche con questa giunta regionale, ma neanche se al posto del centrosinistra un donami ci dovessero essere i 5 stelle». Poi sono cominciati gli interventi di chi alle Politiche sarà candidato in Sardegna. Il coordinatore regionale Ugo Cappellacci ha detto: «Noi siano europeisti, ma contrari all’Europa dei burocrati e pretendiamo più considerazione per la Sardegna». Il senatore Emilio Floris ha rispolverato la zona franca integrale e aggiunto. In sala anche altri possibili candidati al Parlamento: Pietro Pittalis e Alessandra Zedda.

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