La Nuova Sardegna

Il Pd oggi scioglie il nodo delle candidature

Il Pd oggi scioglie il nodo delle candidature

Convocata a Oristano la direzione per il confronto decisivo. Lunedì sarà la volta di Liberi e Uguali

05 gennaio 2018
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CAGLIARI. Il centrosinistra e la sinistra viaggiano a passo di carica. In una manciata di giorni, il Pd da una parte e Liberi e Uguali dall’altra decideranno come e con chi presentarsi alle elezioni politiche. Le incognite sono ancora molte in tutti e due i fronti, che come si sa saranno avversari a marzo, ma il tempo a disposizione per entrambi è sempre meno. Entro il 21 gennaio dovranno essere presentati i simboli e le coalizioni, una settimana dopo e comunque prima di febbraio sarà la volta delle liste per i collegi della Camera e del Senato.

Pd. Oggi, a Oristano, il segretario Giuseppe Luigi Cucca ha convocato la seconda direzione pre elettorale. La mappa definitiva delle candidature è ancora lontana, anche se circolano da settimane diverse ipotesi. Fra le altre questa: alle tre correnti potrebbe andare un capolista a testa nei tre collegi proporzionali, sono due alla Camera e uno al Senato. Se lo schema fosse questo: i renziani avrebbero assegnata la macro area Centro Nord Sardegna, è l’insieme dei collegi di Sassari, Gallura e Nuoro. A quel punto la lista dovrebbe essere guidata dal consigliere regionale Gavino Manca, fedelissimo dell’ex premier e soprattutto del ministro Luca Lotti, indicato a Roma come il vero arbitro delle candidature dalle Alpi fino a Lampedusa. L’altro collegio proporzionale sardo, è quello composto da Oristano, il Sulcis e Cagliari, potrebbe andare invece al gruppo di Renato Soru. In testa alla lista potrebbe esserci la deputata uscente Caterina Pes, ma qui è forte la concorrenza della terza corrente, è l’aria degli ex parlamentari Antonello Cabras e Paolo Fadda, che proporrebbe invece Romina Mura, anche lei deputata uscente. Il terzo posto di capolista nel proporzionale è quello del collegio unico regionale per il Senato. Sulla carta dovrebbe spettare al senatore e segretario Giuseppe Luigi Cucca, ma c’è chi (i soriani?) vorrebbe mettere in discussione anche quello. Oggi, in direzione, si capirà meglio quale potrebbe essere l’evoluzione delle candidature nei prossimi giorni. Mentre per i sei collegi uninominali della Camera e i tre del Senato i giochi sono ancora in alto mare per tre motivi: non c’è ancora un equilibrio fra le correnti, le trattative sono in corso. Poi non si sa quanti posti, uno, due o tre?, il Pd dovrà cedere ai possibili alleati che vanno dai Progressisti al Psd’Az. Infine a dire l’ultima parola sulla mappa sarda sarà il Pd nazionale, che lo farà dopo la convocazione a Torino, il 12 e 13 gennaio, dei segretari dem.

Leu. Lunedì pomeriggio sarà invece la volta, ancora ad Oristano, dell’assemblea regionale di Liberi e Uguali, che dovrebbe decidere in autonomia sulle candidature sarde. Anche in questo caso c’è ancora un equilibrio da trovare ed è fra le tre anime che si riconoscono nel gruppo guidato da Pietro Grasso: Mdp-Articolo 1, Possibile e Sinistra italiana. Per Daniele Cocco, capogruppo di Mdp in Consiglio regionale, «non sarà difficile per noi trovare l’accordo, perché l’assemblea regionale arriva dopo un lungo percorso di confronto sui temi oggi caldi in Italia e in Sardegna, a cominciare dalle nuove politiche per rilanciare l’occupazione». (ua)

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