La Nuova Sardegna

In Sardegna si vive più a lungo: 82,6 anni

In Sardegna si vive più a lungo: 82,6 anni

Dallo studio nazionale emerge lo stretto legame tra il titolo di studio e le aspettative di vita

20 febbraio 2018
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CAGLIARI. L’isola dei centenari descritta anche dal Time si conferma terra di longevità. La Sardegna al centro della Blue Zone, quel mix tra aree demografiche e geografiche del mondo in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto al resto del mondo, ottiene un ottimo piazzamento anche nella classifica nazionale.

In Sardegna, dove vive un numero record di centenari e ultracentenari, la speranza di vita è 82,64 anni leggermente più bassa della media nazionale di 82,75 anni ma la più alta tra le regioni del Mezzogiorno dopo la Puglia (83,2 anni). Ma l’isola supera anche il Piemonte.

Dallo studio viene fuori che in Italia si vive più a lungo a seconda del luogo di residenza o del livello d'istruzione: hanno una speranza di vita più bassa le persone che nascono al Sud. In generale chi ha un titolo di studio basso ha anche peggiori condizioni di salute. Le disuguaglianze tra le diverse regioni sono acuite dalle difficoltà di accesso ai servizi sanitari che penalizzano la popolazione di livello sociale più basso con un impatto significativo sulla capacità di prevenire o di diagnosticare rapidamente le patologie.

Lo studio è stato realizzato dall'Osservatorio nazionale della Salute nelle Regioni italiane: il progetto è nato e ha sede a Roma presso l'Università Cattolica e a idearlo è stato il professor Walter Ricciardi. Il focus dedicato alle disuguaglianze di salute in Italia offre un contributo al dibattito sui temi dell'equità della salute con alcune riflessioni e proposte. Anche la mortalità prematura, proposta dall'Oms nell'ambito della Sustainable development goals, denuncia forti divari territoriali. Infatti, Campania, Sicilia, Sardegna, Lazio, Piemonte e Friuli presentano valori elevati di mortalità prematura, con una dinamica negativa tra il 2004 e il 2013 che le vede costantemente al di sopra della media nazionale. Questo è un dato molto negativo - denuncia l'Osservatorio - visto che si tratta di morti evitabili con idonee politiche di prevenzione.

Per quanto riguarda le speranze di vita, Cagliari è una delle città migliori d'Italia con medie superiori a nord ovest e nord est: 83,49 anni. Al secondo posto c'è Olbia Tempio con 82,85, al terzo Oristano con 82,65. All'ultimo posto l'Ogliastra con 81,57 anni. La dinamica della sopravvivenza, tra il 2005 e il 2016, dimostra che i divari sono persistenti: in particolare Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise, Basilicata, Lazio, Valle d'Aosta e Piemonte restano costantemente al di sotto della media nazionale. Tra queste la Campania, la Calabria e la Sicilia peggiorano addirittura la loro posizione nel corso degli anni.

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