La Nuova Sardegna

Sabatini: l’isola è carente di medici specialisti

Sabatini: l’isola è carente di medici specialisti

L’esponente Pd: troppo pochi i posti nelle scuole di Cagliari e Sassari, subito un confronto col governo

29 agosto 2018
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CAGLIARI. I medici specialisti sono merce rara e il sistema sanitario rischia di andare in tilt: a lanciare l’allarme è il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale, Franco Sabatini (foto) secondo il quale «i posti nelle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina sono insufficienti per soddisfare il fabbisogno reale». Il vicesegretario del Pd parla di «difficoltà che le strutture specialistiche della Sardegna rilevano nel reperire medici in diversi ambiti, rendendo quasi impossibile mantenere efficienti i reparti».

Secondo i dati presenti nel decreto del Ministero della pubblica istruzione sulla distribuzione dei posti pubblicato il 12 luglio scorso, alla Sardegna ne spettano 189 tra Cagliari e Sassari, finanziati con risorse statali e regionali. Complessivamente in Italia sono 6.934 (6.200 con risorse statali), nel 2017 erano 6.676. «Le scuole sfornano un numero insufficiente di specialisti – sostiene Franco Sabatini – mancano, infatti, diverse categorie mediche, quali gli anestesisti». L’esponente del Pd, di cui è anche vicesegretario regionale, spiega che il problema è a monte e «risiede nella programmazione sanitaria nazionale che non amplia il numero dei posti». E sottolinea come nell’isola la questione abbia risvolti più pesanti «poiché i reparti sono ormai al collasso, privi di personale medico specializzato e sanitario in generale».

Che fare? «È necessario che il presidente Francesco Pigliaru e l'assessore Luigi Arru aprano un confronto con il Governo nazionale per mettere fine a questa situazione disastrosa – afferma Sabatini – : è fondamentale ottenere dei margini di azione più ampi e un numero di accesso alle professioni sanitarie maggiormente in linea con le esigenze del settore». Per questo ha annunciato la presentazione di una mozione in Consiglio regionale per impegnare il governatore ad aprire un tavolo con lo Stato utile per trovare soluzioni a breve. (a.palm.)

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