La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Chi ha finanziato Airmobility, la società cagliaritana che avrebbe dovuto mettere in commercio l’auto ecologica del futuro? La società cagliaritana ha ricevuto dalla Regione dei finanziamenti europei per la produzione dell’Airpod, finora sempre annunciata e poi sempre rinviata. Ma chi ha autorizzato il progetto e concesso i finanziamenti? La giunta Cappellacci o quella oggi in carica? «La mia giunta non ha nulla a che fare con la vicenda dell’auto ad aria compressa – ha detto il forzista Ugo Cappellacci all’indomani della pubblicazione sulla Nuova dell’inchiesta sull’Airpod – La valutazione e l’aggiudicazione sono avvenute con la giunta Pigliaru che ha avuto tutto il tempo per verificare se poi il progetto fosse effettivamente avviato». Ieri è arrivata la precisazione della giunta Pigliaru. «Gli uffici dell’assessorato della Programmazione stanno svolgendo i controlli su tutte le fasi dell’iter ai fini del corretto utilizzo dei fondi pubblici – si legge in una nota – La società Air Mobility ha partecipato al Bando Pia annualità 2013. Il bando ha avuto una prima fase, conclusa il 24 giugno 2014 con una graduatoria generale stilata sulla base di un punteggio ottenuto valorizzando i dati dichiarati dalle imprese (Air Mobility nella graduatoria era al sesto posto). Le imprese ammesse hanno presentato la documentazione per l'istruttoria di merito conclusa, per quanto attiene alla società in questione, con il provvedimento di concessione del 22 marzo del 2016. Il contributo pubblico a favore della società ammonta a 339 mila euro. La tempistica per la conclusione è di 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione provvisoria con eventuale proroga di sei mesi per giustificati motivi. La società ha sinora ha presentato due stati di avanzamento lavori, il primo dei quali erogato per 134 mila 756 euro. Allo stato l'impresa comunica la conclusione entro i termini, con avvio della produzione entro il 2019».