La Nuova Sardegna

Commissione antimafia Solinas verso la presidenza

Commissione antimafia Solinas verso la presidenza

Il senatore Psd’Az nominato nell’organismo da Salvini: ora in lizza per il vertice La nuova carica metterebbe in discussione la candidatura alle Regionali

10 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Sulla strada verso la candidatura a governatore del senatore Christian Solinas potrebbe esserci un ostacolo imprevisto. Qualche giorno fa il segretario del Psd’Az e vicecapogruppo della Lega a Palazzo Madama è stato nominato nella commissione bicamerale Antimafia. Fin qui c’è solo la notizia che «l’essere stato scelto per un incarico così prestigioso mi riempie d’orgoglio e per questo devo ringraziare Matteo Salvini», ha scritto il senatore sul suo profilo Facebook, per poi ricordare di «essere il terzo sardo a far parte della Commissione dopo Beppe Pisanu, che l’ha presieduta nella XVI legislatura, e trent’anni dopo il primo sardista, l’allora parlamentare Giancarlo Acciaro». Ma al di là dei ringraziamenti e dei ricordi storici c’è dell’altro. Secondo alcune indiscrezioni, in arrivo da Roma, Solinas sarebbe in corsa anche per la presidenza della Commissione. E questa nuova possibile candidatura a una delle poltrone più prestigiose del Parlamento, alla fine, potrebbe avere anche inaspettati contraccolpi sulla designazione del senatore a portabandiera della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni regionali.

Scelta difficile. Se mercoledì, durante la prima riunione dell’Antimafia, Solinas dovesse essere eletto davvero presidente, potrebbe trovarsi a scegliere tra questo nuovo incarico e la discesa in campo nel 2019. Sarebbe una decisione tutt’altro che facile, anche se dal suo entourage – visto che Solinas ha preferito comunque non commentare le indiscrezioni romane – si sono affrettati a far sapere: «Semmai fosse costretto a decidere fra queste due possibilità, di sicuro preferirebbe ancora la Sardegna».

Designazione. Quella del segretario del Psd’Az a candidato governatore è data ormai per certa. Sarà il ministro dell’interno Matteo Salvini, in Sardegna dal 22 al 23 novembre, a comunicarla in una delle prime giornate del congresso nazionale sardista, in programma a Cagliari nel penultimo fine settimana del mese. Anche se prima dovrà esserci un passaggio dell’investitura fra gli alleati di Lega e Psd’Az al Tavolo sardo del centrodestra.

Delegazioni folte. Lunedì mattina, nella biblioteca di Illorai, è in programma la terza riunione del Tavolo. Solinas non ci sarà, è impegnato a Roma, ma di lui si parlerà sicuramente durante le trattative ormai arrivate alla stretta finale. La delegazione del Psd’Az sarà composta dal vicesegretario Quirico Sanna e da Antonio Moro, delegato della segreteria e candidato al Senato nelle Politiche di marzo. Gli altri partiti – Forza Italia, Udc, Riformatori, Fdi, Uds, più gli ultimi ingressi di Energie per l’Italia, Sardegna 20.Venti e forse Fortza Paris – saranno presenti con segretari e coordinatori per preparare l’incontro con Salvini.

La Lega vuole la sanità. Il Carroccio pare che stia già pensando al dopo elezioni fino ad aver messo un'ipoteca sull'assessorato alla Sanità. «In caso di vittoria a febbraio chiederemo di poterci occupare di uno dei più grandi e gravi problemi della Sardegna», ha detto Eugenio Zoffili, deputato e commissario della Lega in Sardegna. «Lo faremo per senso di responsabilità, perché d'altra parte tutto quanto riguarda la salute è da sempre al primo punto del nostro programma per l'Isola». (ua)

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative