La Nuova Sardegna

Il deposito delle scorie nucleari non sarà in Sardegna

Il deposito delle scorie nucleari non sarà in Sardegna

Una conferma arriva dal ministro dell'ambiente Costa: "Escluso perché occorrerebbe portare i materiali via mare"

13 novembre 2018
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ROMA. «Per il deposito nazionale delle scorie nucleari penso dobbiamo escludere zone come la Sardegna che comportino il passaggio del materiale attraverso il mare, con rischi ambientali inutilmente grandi». Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (M5S), a margine di un convegno svoltosi stamane 13 novembre alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri a Roma.

La società pubblica per lo smantellamento dei siti nucleari, la Sogin, ha preparato una mappa dei siti in Italia dove potrebbe sorgere il deposito nazionale delle scorie. Questa mappa è stata trasmessa ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico per l'approvazione e la successiva pubblicazione.

«Sul deposito ora c'è il tema di un aggiornamento della mappa sismica - ha spiegato Costa -. Gli studi ci hanno mostrato che è necessario rivedere i siti potenzialmente interessati. Se un aggiornamento mi dice che una zona ha una particolare sismicità, dobbiamo escluderla».

Il ministro ha detto di aver affidato «all'Isin (l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nazionale e la radioprotezione, istituito nel 2014 su indicazione della Ue, n.d.r.) il compito di individuare questi luoghi insieme all'Ispra (il centro studi del Ministero dell'Ambiente, n.d.r.). Aspettiamo che il lavoro venga fatto, e poi andrà sul tavolo della politica».

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