La Nuova Sardegna

Scontro sull’Anas sarda tutti contro la Regione

di Claudio Zoccheddu ; w; Lo scontro continua. La nascita di “Opere e infrastrutture di Sardegna Srl” ha innescato il dibattito politico e ha stimolato la reazione dei professionisti del settore. La società in house della Regione si occuperà della progettazione e della realizzazione delle opere strategiche in Sardegna, come impongo i geni ereditati dal progetto dell’Anas Sarda, uno dei cavalli di battaglia del Partito dei Sardi e dell’ex assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda. Non è un caso che il dibattito politico si sia infiammato subito dopo la nascita della Srl, con le critiche piovute addosso all’attuale assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, da parte del candidato del centrosinistra alla prossime regionali, Massimo Zedda, ma anche del collega di Balzarini, Cristiano Erriu, assessore regionale all’Urbanistica e agli Enti locali.
Scontro sull’Anas sarda tutti contro la Regione

Congiu (Pds) risponde a Zedda: «Critica ma non ha partecipato al dibattito» La rete dei professionisti sardi: «Le nostre proposte non sono state accolte» 

22 dicembre 2018
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SASSARI. Lo scontro continua. La nascita di “Opere e infrastrutture di Sardegna Srl” ha innescato il dibattito politico e ha stimolato la reazione dei professionisti del settore. La società in house della Regione si occuperà della progettazione e della realizzazione delle opere strategiche in Sardegna, come impongo i geni ereditati dal progetto dell’Anas Sarda, uno dei cavalli di battaglia del Partito dei Sardi e dell’ex assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda. Non è un caso che il dibattito politico si sia infiammato subito dopo la nascita della Srl, con le critiche piovute addosso all’attuale assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, da parte del candidato del centrosinistra alla prossime regionali, Massimo Zedda, ma anche del collega di Balzarini, Cristiano Erriu, assessore regionale all’Urbanistica e agli Enti locali.

La difesa. Il Pds difende la “sua” creatura con le parole del capogruppo in Consiglio regionale, Gianfranco Congiu: «Leggo di alcune prese di posizione sull’Anas Sarda che francamente lasciano interdetti. L’ultima in ordine di tempo quella del sindaco di Cagliari Zedda che, assente dal dibattito politico quando la Società regionale venne alla luce, la Società fu istituita con una legge regionale del 13 marzo 2018, e non oggi, come erroneamente riportato dal primo cittadino, lancia oggi severe critiche alla delibera attuativa – attacca Congiu che poi si rivolge ai professionisti –. A scanso di equivoci diciamo che un ruolo fondamentale lo avranno proprio i professionisti privati, come recita testualmente la delibera adottata ieri. Rispetto alle professionalità private la Società regionale costituisce una preziosa occasione per rivitalizzare un ruolo, quello dei progettisti privati, ai quali l’anas italiana, oppure Invitalia, non fanno letteralmente toccare palla. Nonostante la scelte di queste società statali non abbiamo assistito ad alcuna levata di scudi di chi oggi si strappa le vesti dimostrando una spiccata attitudine alla subordinazione verso un modello d’importazione».

I professionisti. «Il disappunto è grande per tutti gli ordini e i collegi che rappresento – dice la presidente della Rete delle professioni tecniche, Patrizia Sini –. In questi mesi abbiamo sottoposto all’amministrazione regionale le nostre considerazioni sulla società di progettazione pubblica, suggerendo finalità differenti ed efficaci. Invece, ora ci troviamo di fronte ad una previsione che non ha recepito nessuna nostra proposta. In un momento di grande crisi per tutti i liberi professionisti, questa scelta diminuisce le opportunità di lavoro e penalizza la qualità delle opere pubbliche. Secondo quanto appreso – continua Sini –, la società inizierebbe l’attività con otto tecnici in organico e con il compito di gestire opere per un valore complessivo di decine di milioni di euro. È evidente che un organico così esiguo non possa contemperare le professionalità necessarie per gestire queste opere, per le quali la stessa società potrebbe svolgere, tra l’altro, il ruolo di controllore e controllato». La Rete si riunirà il 9 gennaio per un’assemblea plenaria. «Valuteremo quali provvedimenti attuare – conclude la presidente Sini –. Collaborare con le istituzioni è la ragione per cui i professionisti hanno creato questa Rete ma se le nostre istanze vengono ignorate in questo modo, il nostro impegno potrebbe venire meno».

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