La Nuova Sardegna

Regione: stop liquidazione Air Italy riprenda a volare

di Umberto Aime
Regione: stop liquidazione Air Italy riprenda a volare

L’assessora Zedda: «Solo così potranno scattare gli ammortizzatori sociali» Oggi la riunione del Consiglio, domani l’incontro a Roma con la De Micheli

19 febbraio 2020
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CAGLIARI. Air Italy deve ritornare a volare. Non chissà quando ma subito e, in ogni caso, molto prima che i soci provino a sbarrare gli hangar. La vicepresidente della Regione, Alessandra Zedda, l’ha detto tutto d’un fiato nel faccia a faccia, in Consiglio regionale, con una robusta delegazione dei 300 in piazza, megafono, a Cagliari, degli oltre mille a un passo dall’essere cacciati via. «Il primo obiettivo che tutti dobbiamo condividere, è bloccare in fretta la procedura di liquidazione. Solo se la società ritornerà a essere operativa, potranno scattare gli ammortizzatori sociali. Se otteniamo quelli, sarà più facile affrontare anche il futuro e trovare le soluzioni migliori», ha aggiunto.

La strategia. Davanti alle nove sigle sindacali, schierate nell’aula strapiena della commissione bilancio, è una delle più grandi del Palazzo, la maggioranza di centrodestra e le opposizioni – dal Pd ai Cinque stelle – hanno messo sul tavolo la strategia della Sardegna per le prossime ore. Soprattutto quella da portare domani, a Roma, durante l’incontro convocato dalla ministra ai trasporti Paola De Micheli. A quella riunione dovrebbero partecipare i liquidatori dell’azienda, oltre alle Regioni Sardegna e Lombardia e ai sindacati. «Sarà un vertice decisivo», hanno ribadito, uno dopo l’altro, i segretari di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Anpav, Anpac, Cobas, Usb e Api.

Gli scontri. L’unità della politica però è tutt’altra cosa. Domani la minoranza non parteciperà alla manifestazione, davanti a Palazzo Chigi, auspicata sabato dal presidente del Consiglio regionale. Arrivato da Roma di prima mattina e ripartito a mezzogiorno per Fiumicino, «è stato un tour de force», Michele Pais ha cercato più volte di mettere comunque assieme il fronte unico che s’era augurato. Ma diventato irrealizzabile all’indomani del litigio fra Regione e Governo sulla continuità territoriale, poi rientrato, e anche a causa della mancata convocazione (ieri) del Consiglio. Il «serriamo le file» domani non ci sarà. Nonostante questa mattina, in aula, i consiglieri voteranno di sicuro e all’unanimità un ordine del giorno a sostegno dell’«immediato riavvio della compagnia aerea», le opposizioni non parteciperanno alla manifestazione romana. Al massimo saranno presenti con una delegazione territoriale, formata dagli eletti nel collegio della Gallura. «Apprezziamo il suo tentativo – hanno scritto i consiglieri del Pd in una lettera inviata a Pais – ma purtroppo non possiamo condividerla. La Giunta continua a far di testa sua». Anche i Progressisti e l’M5s hanno declinato l’invito. All’uscita del confronto con i sindacati l’assessora Zedda ha lasciato intravedere uno spiraglio: «Qualche passo avanti l’abbiamo comunque fatto. C’è maggiore compattezza rispetto a pochi giorni fa e infatti il voto del Consiglio (oggi) darà più forza alla Sardegna quando saremo a Roma». Di fatto ottenere quel fronte unico era anche l’obiettivo dichiarato dai sindacati prima della missione a Cagliari, perché «la chiusura di Air Italy – hanno detto – è una tragedia nazionale, non solo una disgrazia per noi». Con il presidente del Consiglio, Michele Pais, che da Roma – dove ha partecipato al vertice sulla Ct1 – farà sapere dopo aver mediato a lungo: «Col Governo, sono convinto, non ci saranno altre incomprensioni».

Il futuro. Davanti ai capigruppo, i sindacati hanno puntato più volte il dito contro i manager di Air Italy prima della liquidazione: «Hanno fallito dall’inizio alla fine». Con Giuseppe Meloni e Gianfranco Ganau del Pd che hanno rilanciato: «I segnali che sarebbe finita malissimo, risalgono a molto tempo fa, ma alcuni hanno girato la testa altrove». Desirè Manca e Roberto Li Gioi dei Cinque stelle hanno rincarato la dose: «Per troppo tempo gli azionisti hanno fatto e disfatto senza rendere conto a nessuno e alla fine è crollato tutto». Francesco Agus dei Progressisti ha insistito: «Air Italy, nel 2018, s’è rimangiata addirittura il piano industriale e soprattutto ha continuato a capire poco o nulla del mercato». Alessandra Zedda ha provato a dire quello che potrebbe accadere da domani in poi. «Messo al sicuro la cassa integrazione – le sue parole – cominceremo a parlare di futuro e su come mettere alle strette l’azionista Alisarda e anche il Qatar». La via d’uscita potrebbe essere? «Da settimane il presidente Solinas sta lavorando per una soluzione la più duratura possibile», ha risposto. Però senza svelare se la Regione voglia far parte o meno di un’Air Italy riveduta, corretta e ampliata nella compagine societaria: «Al momento opportuno, lo decideremo insieme al Consiglio regionale». Intanto oggi, alla Camera, il Governo dovrebbe replicare alle interrogazioni presentate da Ugo Cappellacci, Forza Italia, e Salvatore Deidda, Fdi.

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