La Nuova Sardegna

Sassari

Nella Nurra nascerà il campo da golf

Nella Nurra nascerà il campo da golf

Previsto nelle carte del Puc un vecchio progetto della giunta Campus

01 aprile 2008
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Sulla cartografia del Puc per adesso è solo una macchia grigio-azzurra, con una lettera G (aree sport e servizi) stampata in piccolo, ritagliata a pochi passi dalla borgata di La Corte. Nella realtà potrebbe trasformarsi in un fazzoletto di erba pettinata all’inglese, 127 lussuosi ettari disegnati in mezzo al nulla. Il campo da golf tra le praterie agricole della Nurra in verità non attecchisce a caso sulle mappe del Piano urbanistico. E’ un vecchio progetto tirato fuori nel 2004 dal cilindro dell’ex sindaco Nanni Campus, sventolato come la scommessa di sviluppo per un’area rurale e senza speranza, e poi rimesso mestamente nel cassetto dopo le elezioni amministrative del 2005.

Venticinque milioni di euro il budgest previsto, ma la cifra verrà sicuramente ritoccata. 96 ettari l’estensione del campo da 27 buche, 127 ettari complessivi dell’area, inclusi i 50mila metri cubi di volumetria che comprende un hotel da 400 posti letto collegato ad altre strutture ricettive, il ristorante, la club-house, il centro fitness, la piscina. Un’oasi di praterello artificiale ricavata dentro l’azienda agricola “Donna Ricca” dei fratelli Giancarlo e Anna Maria Rossi, nella porzione chiamata “Domo Branca Minori”, due chilometri dalla borgata di La Corte, ai bordi della strada per l’Argentiera. Gli ingredienti ci sono tutti: terreni che si estendono a perdita d’occhio, investitori pronti a concimarli con il danaro, acqua abbondante per innaffiarli e far crescere alberghi ed erbetta all’inglese, un aeroporto vicino per scorrazzare in cielo i ricchi golfisti in transito.

L’unica cosa che mancava era la variante urbanistica. Nel vecchio piano regolatore del comune di Sassari, i 127 ettari di Donna Ricca erano classificati come zona E (agricola). Le buche e il green non potevano germogliare in mezzo ai campi di patate. Ed è proprio sul cambio di destinazione d’uso che il progetto di Nanni Campus si era arenato. L’ex sindaco non aveva fatto in tempo a far passare in Consiglio le modifiche delle carte. Ora il nuovo Puc ha sostituito la lettera E con la G, consentendo l’inserimento delle volumetrie. Dentro questa zona servizi c’è però finito anche il Monte Branca, una collinetta ricoperta di rigogliosa macchia mediterranea. Già nel 2004 gli ambientalisti avevano rizzato i capelli di fronte all’avanzare dell’erbetta cannibale che divora l’habitat naturale. Ma il progettista del campo da golf, Antonio Elia Uneddu, 28 anni, figlio dell’ingegner Giampiero Uneddu, uno degli ideatori del Puc, aveva assicurato che la collinetta non sarebbe stata toccata. Anzi, Monte Branca sarebbe stato un sipario naturale per coprire il cemento degli alberghi.

Questi però sono dettagli che verranno analizzati nei prossimi giorni in commissione urbanistica, non appena saranno pronti i nuovi cd contenenti le schede norma aggiornate del Puc.
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