La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso San Sebastiano in Parlamento

di Luca Fiori
Il caso San Sebastiano in Parlamento

SASSARI. Il caso San Sebastiano arriva in Commissione Giustizia. Il deputato del Pdl Mauro Pili ha presentato un'interrogazione indirizzata al ministro Paola Severino per chiedere al Governo di...

07 aprile 2012
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il caso San Sebastiano arriva in Commissione Giustizia. Il deputato del Pdl Mauro Pili ha presentato un'interrogazione indirizzata al ministro Paola Severino per chiedere al Governo di intervenire con urgenza «per attivare le verifiche strutturali richieste dalle organizzazioni sindacali e provvedere alle soluzioni utili a rimuovere i problemi eventualmente riscontrati».

La segnalazione arriva a pochi giorni dalla denuncia del segretario provinciale di Sassari del Sappe, Antonio Cannas, che aveva denunciato che il carcere San Sebastiano è a rischio collasso. Il Sappe, il sindacato degli agenti di polizia penitenziaria, aveva sollecitato un intervento urgente e non più procrastinabile per ripristinare condizioni umane all'interno delle celle.

Il carcere di Sassari ospita in questi giorni 195 uomini, 18 donne e, con una di loro, anche un bambino in tenera età. Nelle celle dell'istituto penitenziario di via Roma si sta per arrivare ad inserire la quarta branda a castello per dare un posto letto a tutti. I detenuti, che superano la capienza regolamentare di 190, sono stipati nel primo piano. Il secondo piano, con circa 90 posti letto - aveva denunciato il sindacato degli agenti - è inagibile ed è chiuso da anni a causa di cedimenti strutturali e il muro di cinta di San Sebastiano risulterebbe inagibile. Il problema del sovraffollamento - aveva segnalato il Sappe - è legato anche all'attuale inagibilità del nuovo carcere di Tempio, dal mese di febbraio 2012 il territorio di competenza di San Sebastiano si è raddoppiato, in quanto la nuova struttura di Tempio è stata consegnata ma di fatto non riceve detenuti e così vale per la vecchia struttura.

Nella struttura carceraria di San Sebastiano risultano ospitati soggetti particolari e di difficile gestione, i quali oltre a non poter essere ubicati in branda “al quarto posto verticale”, devono esser obbligatoriamente collocati in camera singola, e con accorgimenti e raccomandazioni per la vigilanza.

Il sindacato di polizia penitenziaria ha chiesto anche una verifica dell'agibilità del terzo braccio nel quale per le condizioni igienico-sanitarie non si dovrebbero far vivere persone e ora dopo l'interrogazione del deputato Mauro Pili attende di capire «se il ministro sia a conoscenza di questa gravissima situazione - si legge nell'interrogazione del parlamentare del Pdl - se intenda mettere in atto urgenti interventi in grado di risolvere le questioni enunciate e se si intenda intervenire al fine di assegnare il personale necessario, con particolare riferimento a quello sardo dislocato nelle strutture del nord Italia, per attivare nel più breve tempo possibile le nuove carceri di Sassari e Tempio».

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative