La Nuova Sardegna

Sassari

Turismo sotto il segno dei crocieristi

di Gavino Masia

Città invasa da una folla di visitatori stranieri che hanno puntato su Antiquarium, basilica di San Gavino e lungomare

10 aprile 2012
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PORTO TORRES. Una Pasquetta sotto il segno dei crocieristi quella vissuta ieri in città. Fin dalle prime ore del mattino e fino al tardo pomeriggio, grazie all’arrivo di due navi delle vacanze nello scalo portuale Porto Torres è stata invasa da centinaia di visitatori stranieri. La prima ad approdare all’alba, nella banchina numero uno di Ponente, è stata la Seabourn Sojourn, cruise extra-lusso della compagnia controllata dalla Carnival Corporation, proveniente da Ajaccio. La navetta messa a disposizione dall’Autorità portuale, con i turisti a bordo, ha fatto costantemente la spola con il centro di accoglienza allestito sotto la torre Aragonese: poi i crocieristi hanno visitato in lungo e largo la città, trovando alcune attività commerciali aperte, e sono ripartiti nel primo pomeriggio con destinazione Mahon. L’isola delle Baleari dove è stato realizzato un museo in ricordo dell’affondamento della Regia corazzata Roma e del periodo difficile cui furono sottoposti feriti e scampati che raggiunsero quel luogo il 10 settembre 1943.

Alle 15, invece, l’arrivo da Barcellona della Grand Holiday, della Ibero Cruceros, e la ripartenza alle 19 verso il porto di Livorno. Buona professionalità da parte dello staff del punto informativo, allestito dall'amministrazione comunale e dal Centro commerciale naturale "Le Botteghe Turritane", dove le operatrici plurilingue hanno distribuito mappe e brochure in inglese e spagnolo ai turisti sbarcati dalle due navi. Una proposta di avvicinare il servizio informazioni allo sbarco delle navi, attraverso una lettera indirizzata al sindaco Beniamino Scarpa e al presidente dell’Autorità portuale Paolo Piro, è stata fatta dallo studioso di gemellaggi turistici Giancarlo Pinna: «E’ altresì importante – scrive Pinna , che la soste dei bus – navetta vengano fatte in tre punti sensibili della città nei quali si trova la maggiore concentrazione di monumenti: Antiquarium e Terme Romane, centro commerciale e basilica di San Gavino». I viaggiatori hanno comunque potuto ammirare le bellezze paesaggistiche e quelle monumentali, che rappresentano una carta importante sulla quale Porto Torres deve cominciare a scommettere realmente in chiave turistica, valorizzando nel migliore dei modi le strutture di accoglienza portuali. Nel percorso offerto ai numerosi crocieristi, però, anche qualche appunto da fare ai più distratti: ieri sera l’Antiquarium era chiuso, privando così i potenziali visitatori di poter vedere un ricco patrimonio archeologico, e la parte alta della passeggiata del corso Vittorio Emanuele si presentava ancora transennata per via dei lavori di collegamento della rete fognaria. Gli effetti positivi riscontrati da operatori culturali e commercianti dall’arrivo delle navi crociera, devono dunque servire da pungolo per presentare ai turisti una città con monumenti sempre aperti e soprattutto libera da cantieri-trappola che danno un senso di evidente precarietà. E non sarebbe male cominciare a pensare a strutture ricettive e servizi per il turismo, con il mare a due passi dalla cinta urbana, magari all’interno dello strumento urbanistico per eccellenza (Puc) ancora sconosciuto alla città e (secondo quanto dicono diversi addetti ai lavori) agli stessi consiglieri comunali.

Quella di ieri è stata una prova interessante e i risultati sono incoraggianti. La speranza è che serva come base di partenza, per crescere e andare avanti. E non per tornare indietro come è già accaduto in altre occasioni. Collaborazione e strategie semplici, queste le strade da seguire.

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