La Nuova Sardegna

Sassari

Annuncio al pubblico del “Costia Russo”: È l’ultimo memorial

di Antonio Meloni
Annuncio al pubblico del “Costia Russo”: È l’ultimo memorial

Dopo quindici anni e con il crisma della tradizione chiude la kermesse che sposava spettacolo e solidarietà

17 aprile 2012
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SASSARI. Il memorial Costia Russo chiude i battenti. L’annuncio è stato dato a sorpresa sabato sera al Verdi, durante la quindicesima edizione, a una platea incredula di assistere alla fine di una kermesse che con il tempo aveva assunto il crisma della tradizione. «Sono venute a mancare collaborazioni importanti — ha spiegato Speranza Russo a margine della serata — che ci avrebbero consentito di raggiungere gli obiettivi».

Al di là dello stile sobrio con cui gli organizzatori hanno comunicato al pubblico più affezionato la conclusione di un’esperienza densa e coinvolgente, c’è da dire che forse, negli anni, i promotori confidavano in un’attenzione diversa. Nato quindici anni fa, quasi in sordina, per rievocare la memoria di un ragazzo scomparso a ventitrè anni in circostanze tragiche, il memorial era diventato un appuntamento atteso e importante. Una nutrita squadra di artisti, animati da spirito di solidarietà, si esibiva ogni anno gratuitamente. La manifestazione, promossa e organizzata interamente dalla famiglia Russo, era sostenuta dalla generosità di numerosi volontari, consapevoli della bontà dell’iniziativa e della destinazione dei fondi. Gli incassi del memorial, infatti, sono stati puntualmente devoluti a favore di tre realtà che, in modo diverso, operano in contesti difficili: l’oratorio Costia Russo della chiesa di Santa Maria di Pisa, la polisportiva Santa Maria bambina e la missione «Don Bosco beatitudes» di Chennai, avamposto salesiano in terra indiana impegnato sul versante dell’assistenza a bambini e anziani.

«L’impegno nel nome di Costia proseguirà con la passione di sempre — ha tenuto a precisare Speranza Russo —, ma quella del memorial, a meno di novità importanti, è per noi un’esperienza conclusa di cui siamo ampiamente soddisfatti». Nei prossimi giorni, durante una manifestazione pubblica, sarà comunicato l’incasso della serata e la relativa consegna alle tre strutture sarà ufficializzata. Poi la macchina organizzativa della famiglia Russo punterà verso altri obiettivi: «Abbiamo in cantiere nuove iniziative» ha concluso Speranza Russo.

L’ultima edizione del memorial ha chiuso in bellezza: seicento spettatori hanno assistito alle performance degli artisti che si sono avvicendati sul palcoscenico del Verdi. Il format ormai consolidato ha messo insieme musica di ogni genere per accontentare il pubblico variegato che da anni segue la manifestazione. Impossibile citarli tutti, ma fra le performance più applaudite, una menzione speciale merita la corale «Margherita di Castelvì» che in apertura ha reinterpretato Battiato con l’esecuzione corale del brano «La cura».

A dare fuoco alle polveri hanno pensato i «Rud’s» riproponendo pezzi storici dei Creedence e dei Rolling Stones. Spazio al folk col trio Luciano Galleri e un gradito omaggio al maestro Ginetto Ruzzetta appena scomparso. Ancora, la voce potente di Giusy Pischedda e spazio alla moda con le creazioni «Intrecci di Sardegna» di Salvatorica Sechi. Impeccabile la conduzione di Speranza Russo e Maurizio Zolesi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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