La Nuova Sardegna

Sassari

Allenatore torna in campo denunciato dalla Digos

Lo scorso anno era stato segnalato dopo una rissa in campo e il questore aveva emesso un Daspo che gli vietava l’accesso alle strutture sportive per 3 anni

18 aprile 2012
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SASSARI. Il questore di Sassari, alla fine dello scorso anno, gli aveva imposto il divieto di accesso per tre anni in tutti i luoghi del territorio nazionale e degli stati dell’Unione europea dove si svolgono manifestazioni sportive. Il massimo della punizione per un allenatore di calcio, che pure – dopo la squalifica a due anni – era stato poi graziato dalla giustizia sportiva.

Gianfranco Scanu, tecnico dell’Audax Alghero, il 18 marzo è stato segnalato in panchina – dove non aveva titolo per restare – durante una partita del campionato di terza categoria tra la squadra algherese e una formazione di Sassari. E’ stato proprio un dirigente della squadra avversaria a fare notare al direttore di gara che Scanu era stato interessato da un provvedimento che gli vieta, per tre anni, di avere accesso a qualunque struttura sportiva. A conclusione dell’iter, gli agenti della Digos della questura di Sassari hanno comunicato all’autorità giudiziaria la notizia di reato per violazione della normativa che tutela la correttezza dello svolgimento delle manifestazioni sportive (la stessa che regolamenta il settore del gioco e delle scommesse clandestine).

L’allenatore algherese era stato denunciato, insieme ad altre persone (soprattutto giovani calciatori) a seguito di una rissa scoppiata nel pomeriggio del 19 novembre 2011, ad Alghero, durante la partita del campionato juniores tra l’Audax e la Torres. Per il tecnico, il questore aveva emesso anche il Daspo, con divieto per tre anni ad accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, in Italia e in Europa. Quindi, lo scorso 18 marzo, non solo non poteva essere in panchina, ma neppure all’interno della struttura sportiva. Inevitabile la denuncia per violazione del divieto. (g.b.)

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