La Nuova Sardegna

Sassari

Marea nera, tre richieste di rinvio a giudizio

di Nadia Cossu
Marea nera, tre richieste di rinvio a giudizio

Il pm Paolo Piras ha chiesto il processo per i dirigenti E.On. Udienze davanti al gup il 9 e il 30 ottobre

02 giugno 2012
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SASSARI. Sono tre le richieste di rinvio a giudizio presentate dal sostituto procuratore della Repubblica Paolo Piras nell’ambito dell’inchiesta sulla famosa «marea nera», l’incredibile sversamento di olio combustile che da Porto Torres raggiunse a gennaio dello scorso anno il litorale di Platamona. Il pubblico ministero di Sassari ipotizza nei confronti degli imputati – Salvatore Signoriello, 60 anni, attuale amministratore delegato di E.On produzione, Francesco Capriotti, 59 anni, responsabile delle centrali E.On e Marco Bertolino, 45 anni, direttore della centrale termoelettrica di Fiume Santo – le accuse di disastro doloso, aggravato dal grave danno, e alterazione delle bellezze naturali del mare e delle suggestive coste del Golfo dell'Asinara. A settembre del 2011 l'inchiesta era arrivata alla conclusione delle indagini preliminari e alcune settimane fa il sostituto procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio sul quale dovrà ora pronunciarsi il giudice.

L’incidente provocò grossi danni ambientali, una eccezionale quantità di olio combustibile si riversò in mare tra l'11 gennaio e metà febbraio. In tutto trentaseimila litri di olio. Secondo la Procura la sostanza inquinante uscì dall'oleodotto durante le operazioni di approvvigionamento del combustibile alla centrale. A tutti gli indagati – difesi dagli avvocati Mario Pittalis, Antonio Secci e Paolo Dell'Anno – era stata contestata l'aggravante «di avere agito nonostante la previsione dell'evento». Secondo il magistrato, i dirigenti della termocentrale non avevano svolto i necessari controlli sia nella fase del collaudo (nella fattispecie Salvatore Signoriello) sia in quella della manutenzione ordinaria e straordinaria dell'oleodotto. Pochi giorni dopo l’incidente lo stesso pm aveva disposto il sequestro della porzione di banchina da dove l'11 gennaio partì lo sversamento in mare dell’olio combustibile

Ieri mattina, in tribunale, l'udienza davanti al gup Carla Altieri – per la costituzione delle numerosissime parti civili – è stata rinviata a due date distinte: il 9 ottobre e il 30 ottobre. Secondo la pubblica accusa, in seguito allo sversamento dell’olio combustibile e al successivo inquinamento ambientale, numerose persone subirono un danno rilevante, soprattutto dal punto di vista economico.

A costituirsi parte civile, infatti, sono per la maggior parte piccoli imprenditori e titolari di strutture ricettive, bar, ristoranti, locali vicini al litorale che avrebbero avuto un crollo economico dovuto proprio alle conseguenze della marea nera.

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