La Nuova Sardegna

Sassari

Detenuto di Tortolì rifiuta il cibo

Detenuto di Tortolì rifiuta il cibo

Pasquale Concas fa anche lo sciopero della sete: «Mi negano la semilibertà»

16 giugno 2012
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SASSARI. Un detenuto di 45 anni, Pasquale Concas, ha iniziato lo sciopero della fame e della sete: da lunedì scorso ha perso 5 chili. La protesta attuata dal recluso di San Sebastiano, originario di Tortolì e in carcere per un omicidio risalente al 1994, è stata intrapresa dopo la decisione del tribunale di Sorveglianza di dichiarare inammissibile la sua richiesta di tornare in semilibertà, che gli era stata revocata nel giugno 2011. I giudici della Sorveglianza hanno stabilito che è insuperabile il limite dei tre anni che secondo l’Ordinamento penitenziario devono trascorrere tra la revoca del beneficio e la nuova richiesta. Il difensore del detenuto, Giuseppe Onorato, nell’udienza di fine maggio ha prodotto una sentenza della Corte Costituzionale che chiarisce come la valutazione debba essere fatta caso per caso, non sulla base di automatismi. A questo proposito i giudici di sorveglianza hanno rilevato che Concas non ha «raggiunto un minimo livello di socializzazione».

Concas era in semilibertà da due anni e mezzo (a partire dal 2008): aveva aperto una pizzeria assieme alla fidanzata, con il sostegno finanziario di un conoscente che però aveva precedenti penali. Rapporto che invece era proibito a un detenuto del suo status. Gli assistenti sociali avevano poi rilevato altre violazioni, confluite poi in un rapporto che aveva portato alla revoca della semilibertà, esattamente un anno fa, il 16 giugno 2011. Ma Concas è certo di non aver mai commesso gli errori che gli sono stati attribuiti, ha spiegato al difensore. E la sua compagna, una criminologa che lo aveva conosciuto nel 2005 proprio in carcere, durante un tirocinio, sottolinea come in tanti anni di detenzione lui si sia comportato sempre secondo le regole. L’equipe interna al carcere aveva dato parere positivo alla semilibertà. A dicembre gli era stato concesso di incontrare il suo cane, ma sembra che poi lui ci abbia rinunciato. (e.l.)

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