La Nuova Sardegna

Sassari

«La Regione paghi se vuole che i Canadair restino a Olbia»

di Enrico Gaviano
«La Regione paghi se vuole che i Canadair restino a Olbia»

La Protezione civile conferma lo spostamento a Cagliari, lunedì vertice a Roma con Cappellacci In Gallura vento di rivolta

16 giugno 2012
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OLBIA. Lo spostamento dei Canadair da Olbia a Cagliari è diventato terreno di un nuovo scontro fra il governo e la giunta regionale. Ieri la Protezione civile ha confermato che gli aerei antincendio saranno dislocati a Cagliari e un elicottero andrà a Olbia, a far data dal 26 giugno e spiegando i motivi della scelta. Decisione avversata da Ugo Cappellacci, che si è mostrato preoccupato per l’indebolimento del presidio nel nord Sardegna, e ha chiesto un incontro al capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. La richiesta è stata accolta e l’incontro avverrà già lunedì mattina a Roma. Sarebbe questo il primo vero tavolo di confronto fra le parti sulla campagna antincendi 2012. Circostanza confermata anche dall’assessore all’Ambiente Giorgio Oppi, che ha negato che ci sia stato qualsiasi precedente accordo sullo scacchiere della flotta antincendio per l’estate 2012. Reazioni contrarie alla decisione romane sono arrivate dal sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, che ha chiesto ai parlamentari galluresi di opporsi a ogni decisione del governo in aula, e del responsabile della protezione civile regionale, Giorgio Cicalò, che ha confermato i timori della maggior parte degli esperti sardi nel campo degli incendi, sui molti elementi che sconsiglierebbero di trasferire la flotta dei Canadair a Cagliari.

Protezione civile. L’ufficio stampa della Protezione civile ha confermato non solo lo spostamento dei Canadair a Cagliari ma anche le ragioni che hanno portato a questa decisione: il maestrale che, soffiando di traverso oltre i 22 nodi, costringerebbe i velivoli a stare a terra e, soprattutto, il fatto che la posizione degli aerei a Elmas favorirebbe un intervento più veloce in caso di necessità nella vicina Sicilia. La Protezione civile ha aggiunto che la scelta del nuovo posizionamento è derivata anche da una «analisi dei dati relativi alla campagna antincendi del 2011, che ha mostrato – si legge nel comunicato stampa – una distribuzione omogenea degli incendi su tutto il territorio della Sardegna, con una lieve predominanza nel sud dell’isola. Per tutti questi motivi lo schieramento iniziale della flotta aerea di Stato per la campagna 2012 prevede un elicottero S64 a Olbia e 3 Canadair CL415 a Cagliari Elmas».

La Protezione civile chiude il suo comunicato lasciando un lieve spiraglio. «Nel caso in cui la Regione Sardegna ritenga indispensabile lo schieramento di un Canadair su Olbia, il dipartimento è disponibile a esaminare tale ipotesi in termini di condivisione delle spese che tale operazione dovesse comportare». Temi evidentemente che torneranno in ballo nel vertice di lunedì a Roma.

La Regione. Cappellacci ha scritto in mattinata a Gabrielli sollecitando un incontro, e venendo accontentato. Il Governatore ha stigmatizzato l’idea dello spostamento degli aerei nel sud della Sardegna. «Significherebbe sguarnire il territorio della Gallura, storicamente martoriato più degli altri nell’isola, dalla piaga dei roghi estivi, togliendo un presidio fondamentale contro gli incendi».

Duro l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente. «È priva di fondamento la notizia di qualunque accordo e riunione per condividere con lo Stato la dislocazione della flotta aerea – dice Giorgio Oppi –. L'assegnazione dei velivoli è stata fatta dallo Stato disattendendo le motivate indicazioni della Regione già a partire dai primi giorni di maggio. Ho inviato un’ulteriore lettera al capo dipartimento della Protezione Civile nella quale chiedo di modificare urgentemente la decisione. Se la stagione 2011 si è caratterizzata per una ridotta estensione delle aree percorse da incendio, va ricordato che gli scenari più critici avveratisi negli anni 1982, 1989, 1993, 1994, 2007, 2009, sono quelli che invece consentono di verificare che la Gallura presenta maggiori criticità. Rispondo picche all’ipotesi di schierare un aereo a Olbia, sarebbe insufficiente. La scusa del forte vento, poi, è risibile. I Canadair, lo dimostra l’esperienza, sono riusciti sempre a intervenire, in qualsiasi condizione di vento».

Le reazioni. Il responsabile della Protezione civile regionale, Giorgio Cicalò è contrario alla decisione della struttura centrale. «Non si tiene conto – afferma – degli incendi di interfaccia, roghi che dalla zona boscata si sviluppano verso le aree costruite, come gli stazzi o le attività ricettive che in Gallura nascono in mezzo alla vegetazione. Le persone sono come in mezzo alla benzina: in 30 minuti un innesco diventa un vero e proprio rogo difficilmente domabile. Storicamente gli incidenti alle persone si sono registrati nel nord Sardegna, per questo è importante tenere gli aerei a Olbia».

Attacca lancia in resta il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli. «Chiediamo a deputati e senatori di non adottare più alcun provvedimento di questo governo – dice –. Roma non riesce più ad ascoltare i territori. Una decisione di questo tipo rischia di mettere a repentaglio la vita di tante persone».

Accuse alla Regione arrivano infine da Giulio Calvisi, deputato gallurese del Pd. «È grave che Cappellacci e la sua giunta – dice – si siano fatti scavalcare su questa vicenda. Ora ci auguriamo che riescano a porre rimedio alla sciagurata scelta della Protezione civile».

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