La Nuova Sardegna

Sassari

Portovesme, paura per la radioattività

di Erminio Ariu
Portovesme, paura per la radioattività

Alcune sacche contaminate dal pericolosissimo Cesio 137 in un cargo arrivato dalla Grecia carico di fumi di acciaieria

27 giugno 2012
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PORTOVESME. L’allarme radioattività è scattato quando i sacchi pieni di fumi di acciaieria, contaminati dal pericolosissimo Cesio 137, hanno cercato di superare il portale radiometrico della Portovesme srl. E intorno alla fabbrica e a tutta l’area è stato predisposto il piano di massima allerta. Per motivi di sicurezza il carico è stato trasferito immediatamente nella zona riservata e monitorato costantemente dai tecnici dell’azienda per evitare il rischio di incidenti. A Portovesme sono arrivati anche i carabinieri del Noe di Cagliari e i tecnici dell’Arpas dipartimento Sulcis Iglesiente per fornire un supporto tecnico. I fumi di acciaieria contaminati avevano superato i controlli in Grecia, ma alla fine del loro viaggio il carico contaminato della motonave “Eilsum", battente bandiera ellenica, destinato alla Portovesme srl è stato fermato all’ingresso dello stabilimento che avrebbe dovuto trattare il pericoloso materiale nel processo di lavorazione.

Il primo segnale di allarme è scattato lunedi mattina alle 7 al portale radiometrico sistemato nell’ingresso-bilico sud, quando i primi grandi sacchi in pelle, trasportati da un camion, hanno fatto scattare l’allarme. La sofisticata apparecchiatura di controllo della radioattività predisposta dalla fabbrica di piombo e zinco ha fatto scattare l’allarme e l’azienda ha immediatamente imposto le contromisure necessarie per evitare eventuali contaminazioni. L’esperto qualificato, Antonio Sollai, con l’utilizzo di due contatori “geiger” portatili ha avuto un’ulteriore conferma: alcuni sacchi di fumi erano contaminati dal micidiale Cesio 137. Immediato il confinamento delle sacche radioattive e del pianale sospetto che sono stati sistemati, come prevede la normativa, in un’apposita area di controllo.

Nel frattempo, lo scarico dei fumi di acciaieria dal cargo greco è proseguito regolarmente, ma in altre due occasioni è scattato nuovamente l’allarme radioattività e allora un campione del materiale è stato inviato all’Università di Cagliari. Dal laboratorio di radioattività è arrivata la conferma della presenza di Cesio 137 con una concentrazione di 3.7 becquerel/gr. I tecnici dell’azienda chimico-metallurgica, nonostante le bolle di accompagnamento attestassero valori nulli di radioattività, hanno così predisposto il carico al controllo radiometrico automatico e manuale e quindi il camion e il carico sono stati trasferiti immediatamente nella zona riservata.

I primi ad arrivare a Portovesme sono stati i carabinieri del Noe di Cagliari e i tecnici dell’Arpas dipartimento Sulcis Iglesiente per dare supporto all’azienda. La Portovesme srl ha da tempo sistemato all’ingresso della fabbrica un portale radiometrico tarato per rilevare anche bassissimi valori di radioattività e già nel gennaio dello scorso anno era scattato l’allarme con un carico di fumi proveniente da Brescia.

Severe misure di sicurezza sono state immediatamente adottate nei confronti dell’operatore che ha fatto il trasporto delle sacche di fumi. “La valutazione del rischio cui è stato sottoposto il carrellista che ha provveduto alla movimentazione del pianale con i sacconi contaminati – é stato scritto nel verbale di radioprotezione _, è risultato nullo”. Ma nella fabbrica è stata comunque realizzata una cintura di protezione attorno ai pianali e ai carrelli con l’ammonimento di rischio contaminazione radiologica. Non si esclude che la Portovesme srl possa richiedere i danni alla fabbrica fornitrice dei fumi di acciaieria. C’è il sospetto che il materiale bloccato all’ingresso della Portovesme srl sia soltanto transitato in Grecia, ma provenga dall’Ucraina. Così, anche la nave è stata sottoposta a un accurato controllo.

Tutto il materiale contaminato dovrà essere rispedito in Grecia con modalità di massima sicurezza che dovranno essere assunte dal prefetto di Cagliari. Intanto il cargo greco è stato ormeggiato nella zona sud della diga frangiflutti e tutto il personale, mezzi compresi, sono stati allontanati dal porto industriale. Anche l’equipaggio della nave è stato evacuato e messo a terra.

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