La Nuova Sardegna

SASSARI. Un anno e dieci mesi di reclusione, con pena sospesa. E 200 euro di multa, contro oltre 10mila euro sottratti al suo ex datore di lavoro - Equitalia - o truffati a un’anziana contribuente. È l’esito dei due processi a carico di Alessandra Premuselli, 41 anni, ex impiegata infedele di Equitalia, arrestata l’11 gennaio (un giorno solo ai domiciliari) per aver truffato una contribuente alla quale aveva fatto credere di versare per lei le rate di una cartella esattoriale. Invece teneva per sé 170 euro al mese, fino ad accumulare 2.900 euro. A Nicolina Carboni ha versato 3mila euro, prima del patteggiamento di ieri quando la Premuselli, assistita dagli avvocati Pasqualino Federici e Antonio Mereu, ha concordato la pena a 4 mesi in continuazione con un’altra accusa, quella di peculato, nata dalla denuncia della società. Nel marzo 2011 Equitalia aveva scoperto un ammanco da 7.500 euro alla cassa, dove lei era impiegata. Ed erano scattate le indagini della Mobile e la relativa imputazione. La difesa aveva optato per il patteggiamento, la scorsa primavera, a un anno e sei mesi. Divenuta definitiva questa sentenza, ieri i legali hanno ottenuto il secondo patteggiamento, stavolta per la truffa, ma “in continuazione” col primo, cioè considerando i due fatti legati da un disegno comune. Interpretazione che ha consentito alla Premuselli di beneficiare ancora della sospensione della pena. E di pagare all’anziana, parte civile con l’avvocato Agostinangelo Marras, 3mila euro di risarcimento “extraprocessuale”. Il legale chiederà i danni anche ad Equitalia. (e.l.)