La Nuova Sardegna

Sassari

L’agente e i clandestini, «Lui veniva a Casablanca»

di Elena Laudante
L’agente e i clandestini, «Lui veniva a Casablanca»

Al processo all’ex ispettore dell’Ufficio immigrazione della Questura parla il teste dell’accusa: «Garau ci mostrava il tesserino e prendeva soldi»

12 luglio 2012
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SASSARI. «L’agente Carlo Garau veniva a Casablanca, con il tesserino, per gestire le pratiche d’immigrazione, e prendeva 5000 euro a volta». È stata una testimonianza centrale per l’accusa quella di un cittadino marocchino ieri al processo all’ex ispettore dell’Ufficio immigrazione della Questura, Carlo Garau, 56 anni di Carbonia, accusato di concussione in un presunto mercato nero di permessi di soggiorno. Con lui, tra i 18 imputati anche il collega Pietro Sortino, che risponde della violazione della legge sull’immigrazione.

Abdelfattah Bahloul, marocchino di 39 anni, inizialmente imputato in questo processo e poi giudicato separatamente, ha parlato in qualità di testimone del pm Michele Incani. E ha ricordato come avesse conosciuto Garau, nel 2003, attraverso un comune amico, Giovanni Sicilia (imputato in altro processo), che aveva tentato di far entrare in Italia un suo connazionale ma senza successo. «Rivolgiti all’ispettore Garau, che lavora all’ufficio immigrati della Questura», gli aveva suggerito allora Sicilia. Ricostruzione contestata dal difensore di Garau, Marco Palmieri, che ha chiesto come mai si fidasse ancora di Sicilia se questi non era riuscito nel suo intento. Eppure da allora - ha proseguito il testimone senza concedere troppi particolari - «Garau prometteva permessi di soggiorno a pagamento». Ma un dettaglio l’ha aggiunto. «Veniva a Casablanca con il tesserino e portava fogli in bianco con le dichiarazioni di datori di lavoro, per favorire l’ingresso di clandestini in Italia, anche se poi molti non ce l’hanno fatta». Con quel tesserino, se la circostanza venisse riscontrata, l’allora ispettore avrebbe tentato di far pesare il suo ruolo di pubblico ufficiale, elemento fondamentale nel reato di concussione. Concussione anche sessuale, secondo l’accusa: Garau avrebbe costretto un marocchino a promettergli di avere un rapporto con un ragazza maghrebina, chiamata come teste d’accusa. Ieri non si è presentata, e il pm ha ripetuto la citazione per la prossima udienza, fissata dal tribunale al 12 ottobre.

Oltre a Garau e a Sortino, sono imputati a vario titolo Giovanni Cossu, Ignac Aradi, Nadeja Formitcheva, Aranka Barabas, Nicoletta Chakarova, Salvatore Quirico Marroni, Italo Cantafora, Francesco Sari, Leonardo Coinu, Federico Baricordi, Mario Palmerio Lai, Gianluca Demontis, Lora Jimenez, Francesco Maltana, Roberto Caneo, Larissa Lermontova.

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