La Nuova Sardegna

Sassari

tribunale

Processo teso, giudice ricusato

Legali contro il magistrato: «Anticipa il giudizio». Decide l’Appello

14 luglio 2012
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SASSARI. Il processo era iniziato in modo consueto, con il pm che deduce le prove e la difesa che elenca le sue. Poi, alla seconda udienza, il giudice ha letto un’ordinanza per escludere dall’elenco alcuni testimoni della difesa. E gli avvocati sono insorti: «Ricuso questo giudice perché ha anticipato il giudizio». È scattato in piedi l’avvocato Salvatore Porcu, al banco della difesa accanto al collega Luigi Esposito. Sono i legali di Virgilio Agnetti, padovano, rappresentante legale della fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, sotto processo per non aver versato 682mila euro di ritenute di imposta, nel 2004. Ieri mattina, aula del primo piano colma di testimoni, imputati e legali, il giudice monocratico Giuseppe Grotteria depenna alcuni testi a difesa «in base ad un orientamento della Cassazione al quale questo giudice aderisce», ricorda la difesa. Sebbene riguardi questioni di procedura in questo passaggio i legali individuano «un’anticipazione del giudizio», fa mettere a verbale Porcu. A irritare i difensori, il fatto che il tribunale abbia ritenuto in qualche modo ridondanti i loro testimoni, eliminati forse in nome delle esigenze di economia processuale. Ma fuori dall’aula aspetta la consulente citata dei legali di Agnetti, che deve spiegare come la casa di cura non abbia potuto pagare le imposte, per quell’anno, per affrontare altre spese, e in attesa dei fondi regionali.

Quando gli avvocati annunciano la ricusazione il processo si arresta. Entro tre giorni Porcu ed Esposito devono presentare l’istanza scritta alla Corte d’Appello, che deciderà se il dibattimento può essere condotto dallo stesso giudice, nel caso in cui l’ordinanza letta ieri non costituisca alcuna anticipazione di giudizio. Viceversa, in caso di accoglimento della richiesta, il magistrato dovrà rinunciare a celebrare il processo. (e.l.)

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