La Nuova Sardegna

Sassari

Lettera con minacce di morte al sindaco di Nuoro

Lettera con minacce di morte al sindaco di Nuoro

La missiva è arrivata in Comune mentre in Prefettura si svolgeva la riunione del Comitato provinciale sulla sicurezza convocata dopo il fallito attentato al centro sociale

23 luglio 2012
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NUORO. Una lettera anonima minatoria con minacce di morte («Una pistola pronta per te») è stata recapitata al sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi. Il messaggio, consegnato alla Digos che ha avviato le indagini, segue di alcuni giorni il fallito attentato davanti al Centro sociale del Comune dove era stato trovato un ordigno rudimentale in un cassonetto e che aveva richiamato alla mente l’attentato davanti alla scuola di Brindisi nel quale era morta una studentessa. È stato lo stesso sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi, ad aprire la lettera di minacce inviata da un anonimo autore. La missiva è giunta in Comune giovedì mattina, proprio mentre in Prefettura si stava svolgendo la riunione del Comitato provinciale per la sicurezza convocato dopo la scoperta di un ordigno inesploso in un cassonetto davanti al Centro sociale del comune. La lettera è piena di minacce, senza sigle, senza firme nè rivendicazioni, ma con un chiaro marchio antimilitarista. Infatti fra le righe si può leggere un riferimento alla nuova caserma dell’Esercito che il Comune sta costruendo a Prato Sardo e di cui la Giunta, nei giorni scorsi, ha disposto l’inizio dei lavori. Le minacce sono rivolte personalmente al primo cittadino e fanno riferimento ad «una pistola pronta per te». L’anno scorso simili minacce erano state rivolte, sempre con lettere anonime, non solo a Bianchi, ma anche al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e al deputato nuorese del Pdl Bruno Murgia. La busta e la lettera sono state consegnate agli agenti della Digos di Nuoro che su questo fronte di indagine ha già una inchiesta in corso. L’arrivo della lettera segue di qualche giorno anche il danneggiamento della scuola elementare di via Trieste e il ritrovamento della bomba artigianale trovata nel cortile del centro sociale diurno gestito da una cooperativa per conto del comune.

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