Uccise un giovane di 21 anni, condannato all’ergastolo
Ardara. Sebastiano Foe, 50 anni, è stato condannato per l’omicidio di Antonio Soro, 21 anni. Nessuno sconto di pena, nonostante il rito abbreviato
SASSARI. Condanna all’ergastolo per aver ucciso a bruciapelo Antonio Soro, un compaesano di 21 anni che cercava di fuggire per le vie di Ardara per salvarsi la pelle. Sebastiano Foe, noto Ciano, postino di 50 anni a Sassari ed ex assessore comunale di Ardara, il suo paese, è stato condannato al carcere a vita, accusato anche di aver tentato subito dopo di freddare, oltre al fratello della vittima, anche i carabinieri, che per disarmarlo avevano dovuto sparargli alle gambe. Troppe le aggravanti, a partire dai futili motivi, che avevano armato la sua mano, per consentite all’uomo di beneficiare dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato. Il giudice delle udienze preliminari del tribunale di Sassari, Carla Altieri, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Roberta Pischedda infliggendo la pena più pesante prevista dal codice penale al portalettere di Ardara che la sera dell’11 ottobre scorso freddò con una fucilata all’addome Antonio Soro, suo conoscente, dopo una discussione da bar senza senso. E prima che arrivassero i carabinieri, per le strade del paese, nel frattempo trasformatosi in un set da film western, aveva annunciato l’intenzione di ammazzare anche il fratello di Antonio, Domenico, per lo stesso motivo: gli aveva dato fastidio in un circolo, tra un bicchiere e l’altro, mancandogli di rispetto e prendendolo in giro davanti ad altri compaesani.