La Nuova Sardegna

Sassari

«Nonostante le 200 firme il Cas è ancora chiuso»

di Barbara Mastino
«Nonostante le 200 firme il Cas è ancora chiuso»

Protestano i ragazzi che hanno sempre animato il centro di aggregazione e che dal vecchio assessore avevano avuto assicurazioni sulla riapertura

01 agosto 2012
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OZIERI. «Che fine hanno fatto le nostre 200 firme?». Questa la domanda dei ragazzi che da un anno attendono risposte sul futuro del Centro di Aggregazione Sociale di San Nicola: chiuso a ottobre del 2011 dopo un’estate di aperture a singhiozzo, il centro avrebbe dovuto riaprire a tempo pieno lo scorso autunno. Ma così non è stato, e ora i ragazzi ne chiedono il motivo al nuovo assessore ai Servizi sociali Gigi Sarobba. «È già un anno - spiega il portavoce dei ragazzi Davide Giordano - che va avanti la nostra protesta contro la chiusura del Centro di Aggregazione Sociale, e sono già 3 mesi che il Punto Giovani è chiuso, dopo 9 mesi di apertura a singhiozzo. Dopo che abbiamo raccolto più di 200 firme e dopo averle consegnate alla dirigente del settore Servizi Sociali Anna Maria Manca, e all’allora assessore alle Politiche Sociale, Filippo Fele, il Comune di Ozieri non ci ha dato più notizie ma solo promesse: “Non c’è nessun taglio, né alcuna riduzione dei servizi” è stata la risposta».

La chiusura del centro significa la fine di un’esperienza di aggregazione che per tanti ragazzi è stata fondamentale: li ha allontanati dalla strada e dai bar, in primo luogo, ma è stata importante anche perché ha favorito la nascita di una piccola compagnia artistica che si è esibita in giro per il territorio e per l’isola con grandi risultati. Questa esperienza non può avere fine, dicono ora i giovani frequentatori. «Con la chiusura del Cas - dice ancora Davide Giordano - per noi giovani ha aperto un deserto fatto di asfalto e di solitudine, mentre il centro di aggregazione ha rappresentato per anni un argine contro l’abbandono scolastico, l’isolamento e la devianza. Ha tolto molti ragazzi dalla strada, dai bar, e da tutti i luoghi in cui non c’è un futuro. Da quasi vent’anni il Cas è un punto di riferimento indispensabile per i giovani di San Nicola e non solo: nel centro si riuniscono i ragazzi che amano la musica, il teatro, il ballo, di cui grazie ad esso per la prima volta ad Ozieri abbiamo creato una compagnia artistica che porta spettacoli e in giro per l’isola.

Abbiamo partecipato all’ExMe e persino alle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, firmando nel libro del Quirinale orgogliosamente il nome della nostra città. Perché non ci sono più novità? Dopo la nomina del nuovo assessore - concludono - chiediamo alla nuova giunta di intervenire al più presto per la riapertura del Cas. Sino a questo momento solo il consigliere regionale Daniele Cocco ci ha dato ascolto, offrendoci la sua disponibilità di presentare la questione direttamente all’attenzione della Regione Sardegna».

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