Le intercettazioni per il sequestro Pinna rivelano un traffico di coca
Otto indagati nell’inchiesta della Dda partita da alcune telefonate registrate durante il sequestro di Titti Pinna. Contestata l’associazione a delinquere
SASSARI. Indagavano sul sequestro dell’allevatore di Bonorva Titti Pinna e ascoltando le intercettazioni telefoniche hanno scoperto un’associazione a delinquere dedita a un traffico di droga destinata a zone diverse della Sardegna.
Gilberto Ganassi, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Cagliari, ha notificato l’avviso di conclusione indagini a otto persone coinvolte, a vario titolo, in uno smercio di cocaina e marijuana. Gli indagati sono originari di Sindia, Sedilo, Macomer, Loculi, Assemini, Sagama, Orotelli, tutti di età compresa tra i 24 e i 48 anni. Ed è proprio a carico del più “anziano” del gruppo – Giovanni Mercurio, allevatore di Loculi – che il pm ha individuato una delle accuse più pesanti: quella di «aver promosso, costituito, finanziato, organizzato e diretto un’associazione a delinquere finalizzata a commettere una indeterminata serie di delitti di acquisto, trasporto, detenzione e successiva rivendita e distribuzione – nel territorio di Macomer, Sedilo, Sindia e altre zone del distretto – di marijuana, cocaina e altre sostanze stupefacenti acquistate da diversi fornitori».
Ognuno dei componenti identificati dagli investigatori aveva un ruolo ben preciso all’interno dell’organizzazione ed è stato possibile ricostruire gerarchie e compiti proprio attraverso le conversazioni telefoniche intercettate dagli inquirenti. Ivan Mattu, di Macomer, ad esempio, sarebbe stato secondo la Procura, «il corriere di Gianni Nieddu (di Sedilo ndc) e custode della sua droga», mentre Dante Daga, di Sindia, e Paolo Naitana, di Macomer, avrebbero avuto il ruolo «di spacciatori per conto di Nieddu e abituali clienti della sua droga». I reati sarebbero tutti stati commessi a partire da agosto del 2007 fino a gennaio del 2009 e in questo arco di tempo, stando alle indagini della direzione distrettuale antimafia, gli indagati avrebbero messo in giro un ingente quantitativo di cocaina e altri tipi di stupefacente. In particolare, nelle indagini si fa riferimento ad acquisti di droga – col denaro ricavato da precedenti vendite di cocaina e marijuana – per un valore complessivo che si aggira intorno ai 300mila euro. Ora bisognerà aspettare il passo successivo: la pressoché scontata richiesta di rinvio a giudizio.
Questi i nomi degli indagati dalla direzione distrettuale antimafia di Cagliari: Gianni Nieddu, 43 anni, di Sedilo, difeso dagli avvocati Anna Maria Busia e Federica Maccedda del foro di Cagliari; Dante Daga, 24 anni, di Sindia, difeso da Paolo Aurelli del foro di Cagliari; Ivan Mattu, 27 anni, di Macomer, difeso dai legali Luciano Rubattu del foro di Oristano e Francesco Marongiu di Cagliari; Paolo Vincenzo Naitana, 38 anni, assistito da Patrizio Rovelli e Gian Mario Sechi del foro di Cagliari; Christian Serventi, 29 anni, di Assemini, Giampiero Obinu, 34 anni, di Sagama e Francesco Rocca, 38, di Orotelli, tutti difesi d’ufficio dal legale Paolo Aurelli; Giovanni Mercurio, 48 anni, di Loculi, difeso dagli avvocati Giuseppe Luigi Cucca del foro di Nuoro e GIannino Guiso del foro di Milano.
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