La Nuova Sardegna

Sassari

Le intercettazioni per il sequestro Pinna rivelano un traffico di coca

di Nadia Cossu
Le intercettazioni per il sequestro Pinna rivelano un traffico di coca

Otto indagati nell’inchiesta della Dda partita da alcune telefonate registrate durante il sequestro di Titti Pinna. Contestata l’associazione a delinquere

03 agosto 2012
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SASSARI. Indagavano sul sequestro dell’allevatore di Bonorva Titti Pinna e ascoltando le intercettazioni telefoniche hanno scoperto un’associazione a delinquere dedita a un traffico di droga destinata a zone diverse della Sardegna.

Gilberto Ganassi, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Cagliari, ha notificato l’avviso di conclusione indagini a otto persone coinvolte, a vario titolo, in uno smercio di cocaina e marijuana. Gli indagati sono originari di Sindia, Sedilo, Macomer, Loculi, Assemini, Sagama, Orotelli, tutti di età compresa tra i 24 e i 48 anni. Ed è proprio a carico del più “anziano” del gruppo – Giovanni Mercurio, allevatore di Loculi – che il pm ha individuato una delle accuse più pesanti: quella di «aver promosso, costituito, finanziato, organizzato e diretto un’associazione a delinquere finalizzata a commettere una indeterminata serie di delitti di acquisto, trasporto, detenzione e successiva rivendita e distribuzione – nel territorio di Macomer, Sedilo, Sindia e altre zone del distretto – di marijuana, cocaina e altre sostanze stupefacenti acquistate da diversi fornitori».

Ognuno dei componenti identificati dagli investigatori aveva un ruolo ben preciso all’interno dell’organizzazione ed è stato possibile ricostruire gerarchie e compiti proprio attraverso le conversazioni telefoniche intercettate dagli inquirenti. Ivan Mattu, di Macomer, ad esempio, sarebbe stato secondo la Procura, «il corriere di Gianni Nieddu (di Sedilo ndc) e custode della sua droga», mentre Dante Daga, di Sindia, e Paolo Naitana, di Macomer, avrebbero avuto il ruolo «di spacciatori per conto di Nieddu e abituali clienti della sua droga». I reati sarebbero tutti stati commessi a partire da agosto del 2007 fino a gennaio del 2009 e in questo arco di tempo, stando alle indagini della direzione distrettuale antimafia, gli indagati avrebbero messo in giro un ingente quantitativo di cocaina e altri tipi di stupefacente. In particolare, nelle indagini si fa riferimento ad acquisti di droga – col denaro ricavato da precedenti vendite di cocaina e marijuana – per un valore complessivo che si aggira intorno ai 300mila euro. Ora bisognerà aspettare il passo successivo: la pressoché scontata richiesta di rinvio a giudizio.

Questi i nomi degli indagati dalla direzione distrettuale antimafia di Cagliari: Gianni Nieddu, 43 anni, di Sedilo, difeso dagli avvocati Anna Maria Busia e Federica Maccedda del foro di Cagliari; Dante Daga, 24 anni, di Sindia, difeso da Paolo Aurelli del foro di Cagliari; Ivan Mattu, 27 anni, di Macomer, difeso dai legali Luciano Rubattu del foro di Oristano e Francesco Marongiu di Cagliari; Paolo Vincenzo Naitana, 38 anni, assistito da Patrizio Rovelli e Gian Mario Sechi del foro di Cagliari; Christian Serventi, 29 anni, di Assemini, Giampiero Obinu, 34 anni, di Sagama e Francesco Rocca, 38, di Orotelli, tutti difesi d’ufficio dal legale Paolo Aurelli; Giovanni Mercurio, 48 anni, di Loculi, difeso dagli avvocati Giuseppe Luigi Cucca del foro di Nuoro e GIannino Guiso del foro di Milano.

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