La Nuova Sardegna

Sassari

Alcoa, accordo governo-Rusal: lo stop è scongiurato

Firmato un accordo al ministero dello sviluppo economico: è una precisa road map della salvezza degli impianti che prevede anche una centrale a cogenerazione a carbone

04 agosto 2012
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Portovesme. Finalmente in discesa. È la strada per il riavvio dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Ieri pomeriggio dal vertice, che si è svolto al ministero dello sviluppo economico, è arrivato il via libera alla road map per la ripresa della produzione di ossido di alluminio e il che vuol dire: la salvezza della fabbrica è molto vicina. All’incontro erano presenti il sottosegratario Claudio De Vincenti l’assessore regionale all’industria Alessandra Zedda, il presidente della giunta provinciale Tore Cherchi, i vertici della Rusal, i segretari confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil, la Rsu di fabbrica.

La bella notizia. Più che un passo in avanti, nella vertenza, quello di ieri rappresenta un autentico salto triplo che ha portato la trattativa allo stadio finale. In sostanza, il ministero metterà a disposizione le risorse finanziarie per adeguare gli impianti di Portovesme ed è disponibile, con la Regione, a partecipare, con azioni da definire, alla costruzione della nuova società che realizzerà e gestirà la centrale termica (cogenerazione a carbone) in grado di produrre anche energia elettrica. Il tutto sarà finalizzato ad abbassare i costi di produzione di vapore e dell’energia fino a riportare l’Eurallumina a essere competitiva sul mercato. Nell’investimento è prevista anche la costruzione di un nuovo frantoio per l’utilizzo della bauxite di minor pregio.

E’ una vittoria.I primi a essere soddisfatti sono i sindacati, che ora vedono all’orizzonte la possibilità concreta di rivedere in marcia una fabbrica che garantisce lo stipendio a ottocento-mille lavoratori. «L’esito della riunione_ hanno affermato Giovanni Matta della segretaria regionale e Fabio Enne segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente _ alimenta le speranze per una possibile soluzione della vertenza. Se nei prossimi mesi, gli impegni assunti dal governo e dalla Rusal saranno concreti, avremo tutte le condizioni per il riavvio dell’Eurallumina. Rispetto al periodo precedente si è di fronte, finalmente, a un quadro più chiaro».

L’accordo.È stato sottoscritto fra le parti e ha tutto il sapore di un atto notarile. Governo e Rusal si sono impegnate a chiudere il capitolo del fermo produttivo e «siamo di fronte a un traguardo storico», secondo Roberto Puddu e Francesco Garau della Cgil, che «verificheremo a settembre ma crediamo ormai ci siano basi solide per chiudere la vertenza». Adesso entreranno in azione anche gli altri ministeri: «Tutti parlano di rilancio – ha detto Mario Crò della Uil_ e questo vuol dire che tutti riprenderanno a parlare di investimenti».

L’assessore. Alessandra Zedda si è detta soddisfatta per l’esito della riunione: «Il 27 settembre formalizzeremo l’iter e gli accordi in un protocollo d’intesa che, nel dettaglio chiarirà tutti gli aspetti del piano industriale e della relativa copertura finanziaria. Sarà quell’accordo la condizione essenziale per passare alla costituzione della nuova società fra la Rusal e la Regione».

Futuro per Alcoa. La schiarita nella vertenza dell’Eurallumina, fa ben sperare anche per la ripartenza di Alcoa, che invece l’altro giorno si sono improvvisamente bloccate. Se alla trattative per l’acquisto dello stabilimento di alluminio primario sarà chiamata a partecipare la multinazionale Glencore, molto interessata al progetto, tutto nel Sulcis potrebbe essere davvero in discesa.

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