La Nuova Sardegna

Sassari

Fontana Grixoni tra rifiuti e melma

di Barbara Mastino
Fontana Grixoni tra rifiuti e melma

In abbandono il monumento più importante della città: erbacce, pavimento sconnesso, illuminazione mai finita

24 agosto 2012
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OZIERI. Degrado e sporcizia in quello che è forse il monumento più importante della città, il suo simbolo: Fontana Grixoni, che necessita di urgenti interventi di manutenzione.

Pavimentazione sconnessa, fuoriuscite di melma, erbacce e rifiuti - con conseguente brulichio di insetti - sono le principali emergenze che saltano all’occhio solo a gettare uno sguardo distratto alla bellissima fontana che dal 1881 si erge maestosa all’interno di un intrico di vie strette che si incrociano alla sommità di quella che un tempo era una delle strade più importanti della città: Sa Ena, la vena d’acqua appunto, che nei primi anni del Novecento è stata intitolata a Vittorio Emanuele III.

L’ultimo restauro risale a più di venti anni fa, quando il monumento fu ripulito e risistemato a dovere. A quella data risale anche la chiusura delle condutture che portavano l’acqua per farla fuoriuscire dai leoni in marmo posti ai lati: c’era una perdita che allagava i fianchi delle statue, e per evitare di dover smantellare tutto si preferì rinunciare ai rubinetti. Ora l’acqua sgorga solo dai bocchettoni in bronzo, che però sono pieni di sporcizia e calcare, ma viene fuori anche dalle mattonelle sconnesse, creando una situazione di grande pericolosità a causa del fondo sdrucciolevole e pieno di melma.

Ogni tanto qualcuno che si avvicina per dissetarsi (anche se non si capisce se l’acqua sia potabile: il cartello che ne vietava l’utilizzo è stato rimosso da tempo) scivola e cade rovinosamente a terra. Il pericolo è potenzialmente grande, dal momento che sbattere la testa o gli arti al marmo non può certo fare bene.

Nella melma poi si annidano, come detto, gli insetti, che però si affollano nella fontana anche a causa della sporcizia: quest’ultima, è ovvio, va imputata alla maleducazione della gente, ma è chiaro che il problema sarebbe minore se la fontana fosse ripulita periodicamente e se nelle vicinanze fosse installato almeno un cestino per la spazzatura.

«Non è una bella immagine - dice un residente della zona - vedere il più bel monumento della città ridotto in questo stato. Senza contare la pericolosità del pavimento viscido. Ogni tanto il Comune dovrebbe mandare qualcuno a pulire». «Molto bella l’idea della nuova illuminazione - gli fa eco un altro - ma in attesa che venga realizzata si potevano mettere in sicurezza i cavi elettrici». E qui il riferimento è alla presenza degli allacci pronti per la posa dei faretti per valorizzare il monumento, che posta in un primo momento in via provvisoria deve essere ancora perfezionata.

E nel frattempo i cavi sono posati a terra e anche lì si rischia di inciampare. La fontana, insomma, è in pessimo stato: una situazione da risolvere, dal momento che è una delle principali mete di visitatori e turisti.

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