La Nuova Sardegna

Sassari

Notte di fuoco, attentato contro negozio di cinesi

di Pinuccio Saba
Notte di fuoco, attentato contro negozio di cinesi

Le fiamme hanno distrutto una veranda esterna e interessato anche tre auto Paura nel palazzo per il fumo arrivato fino al primo piano, indagano i carabinieri

30 agosto 2012
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PORTO TORRES. Stavolta gli incendiari hanno alzato il tiro e hanno preso di mira il negozio di un commerciante cinese. Il pronto intervento di una pattuglia di carabinieri ha evitato che i danni fossero ben più consistenti e che il fuoco potesse lesionare le strutture portanti di un palazzo di quattro piani.

L’allarme è scattato verso le tre e mezzo di ieri mattina, quando una pattuglia dei carabinieri che transitava in via Sassari ha notato le fiamme sprigionarsi dall’ingresso del negozio di abbigliamento e altri articoli di un commerciante cinese, all’incrocio fra via Pacinotti e via Fermi. Il fuoco appiccato ad alcune scatole lasciate fuori dal negozio ha rapidamente aggredito la pensilina che una volta serviva per custodire i carrelli di un supermercato ospitato propio nei locali del negozio di abbigliamento. Mentre venivano avvertiti i vigili del fuoco, i carabinieri hanno chiesto aiuto a una persona residente in via Fermi che si era affacciato richiamato dal trambusto. L’uomo ha srotolato la manichetta dell’acqua del giardino e con quella i carabinieri sono riusciti a controllare le fiamme che nel frattempo avevano liquefatto la pensilina, fatto esplodere l’insegna del negozio e che minacciavano di propagarsi all’interno del negozio. L’arrivo dei vigili del fuoco è servito domare l’incendio e scongiurare quest’ultima e eventualità che avrebbe avuto effetti disastrosi. Se le fiamme avessero raggiunto la merce custodita nel negozio, il calore che si sarebbe potuto sviluppare all’interno del locale avrebbe potuto lesionare le fondamenta del palazzo. Palazzo che non è stato fatto evacuare dagli inquilini, anche se ci sono stati momenti di preoccupazione per una coppia di anzini del primo piano (invaso dal fumo) che non si era accorta di nulla. L’incendio ha però danneggiato seriamente un Fiat 500 e liquefatto le parti in plastica di un furgone e di una Fiat Bravo parcheggiate davanti al negozio. Pochi dubbi sull’origine dolosa dell’incendio mentre è da accertare il movente che ha armato la mano degli incendiari. Gli investigatori al momento escludono un atto di ritorsione o peggio ancora un tentativo di estorsione. Il commerciante avrebbe infatti dichiarato di non aver mai avuto problemi, tantomeno di essere stato minacciato. Incendiari che hanno mostrato di conoscere il territorio: prima di appiccare il fuoco hanno atteso che il giardino antistante il palazzo, frequentato da numerosi ragazzi fino a tarda notte, fosse deserto. Un attentato che non può essere consideravisto che c’è mancto un semplice atto vandalico ato poco che si trasformasse in tragedia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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