La Nuova Sardegna

Sassari

Diabetici: «La Asl ci discrimina»

di Gabriella Grimaldi
Diabetici: «La Asl ci discrimina»

Polemiche per la distribuzione dei presidi. E il presidente Adms Calvisi da giugno ha smesso le cure

12 settembre 2012
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SASSARI. Torna alla ribalta la protesta dei diabetici residenti nel territorio della Asl n.1. Stavolta il problema riguarda specificamente la consegna dei presidi (aghi pungi-dito e per l’infusione dell’insulina, strisce reattive per la rilevazione della glicemia, cateteri, serbatoi per chi utilizza il microinfusore)in farmacie diverse.

Un disagio tale che ha portato il battagliero presidente dell’associazione Adms Onlus di Sassari Michele Calvisi a non ritirare più i presidi dal mese di giugno (esponendosi quindi a un grave rischio per la salute) proprio per attirare l’attenzione dei dirigenti della Asl e di tutta la popolazione sul quella che lui definisce una vera e propria discriminazione.

«Le persone con diagnosi di diabete si ribellano al sentirsi considerate merce di scambio commerciale con aziende del farmaco e con aziende che producono strumenti per l'autogestione del diabete - afferma Calvisi in una nota –. Mentre fino a pochi mesi fa il ritiro dei presidi avveniva nella farmacia pubblica della Asl (in via Zanfarino), qui da qualche tempo, vengono consegnati solo una parte dei presidi, obbligando dunque le persone con diagnosi di diabete a ritirare la restante parte in farmacie private».

Il problema in realtà non consiste nel ritiro nelle farmacie private ma nel non poter ritirare i presidi nello stesso luogo.

E i rappresentanti dei malati fanno un esempio: una persona con diabete che utilizza il microinfusore e vive a Villanova Monteleone, per il farmaco e per una parte dei presidi si rivolge al proprio medico per avere la ricetta e per poterli quindi ritirare nella farmacia del proprio paese. Per i rimanenti presidi invece deve necessariamente andare a Sassari nella farmacia della Asl. Ovvio dunque il disagio soprattutto per chi lavora che deve continuamente chiedere permessi e la perdita di tempo e di denaro per il carburante.

«Vogliamo decidere con il pediatra, il medico di medicina generale e lo specialista diabetologo l’autogestione della nostra malattia- ha detto Calvisi dando voce a tutti gli aderenti all'associazione - riguardo al farmaco e agli strumenti di autodiagnosi da utilizzare. La Asl di Sassari si limiti ad indicarci un unico punto dove ritirare il farmaco e i presidi».

La polemica sulla consegna dei presidi riporta a galla altre più o meno recenti battaglie delle associazioni dei malati, che in Sardegna sono tantissimi. Una di queste è l’assenza, a Sassari, di una diabetologia unica che sia punto di riferimento per i pazienti.

«Altro fatto clamoroso è il modo in cui la Asl affronta il tema dell’autogestione della malattia attraverso il microinfusore». Si tratta di una macchinetta che consente la somministrazione dell’insulina in forma automatica durante l’arco della giornata. Uno strumento strategico che però non viene distribuito in maniera uniforme tra i pazienti che hanno più volte denunciato disagi di vario genere.

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