La Nuova Sardegna

Sassari

Alla scoperta del villaggio di Bisarcio

di Barbara Mastino
Alla scoperta del villaggio di Bisarcio

Cominciata la campagna di scavi grazie a un progetto di Comune, Istituzione San Michele e Università di Sassari

15 settembre 2012
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OZIERI. Ha preso il via con i primi rilievi sull’area la campagna di scavi archeologici nel villaggio medievale di Bisarcio. Il progetto è frutto della sinergia tra Comune, istituzione San Michele e Università di Sassari, con la direzione scavi affidata al professor Marco Milanese, ordinario di Archeologia nell’ateneo turritano da anni impegnato nello studio dei villaggi medievali abbandonati in Sardegna.

All’iniziativa partecipano circa trenta studenti di atenei nazionali e internazionali che cercheranno di portare alla luce le testimonianze dell’antico villaggio che sorgeva attorno alla basilica di Sant’Antioco, una cattedrale ancora in buone condizioni collocata su uno sperone roccioso. Il complesso comprendeva un episcopio (di fronte alla chiesa), un vicariato (al lato sinistro della chiesa) e altri edifici oggi non più visibili. I numerosi resti del villaggio si trovano a Nord della chiesa e probabilmente appartengono all’ultima fase abitativa. «La campagna di scavo - spiega il professor Marco Milanese - mira innanzitutto al progresso scientifico, dato che sino a questo momento la ricerca regionale, e si potrebbe dire anche nazionale, non si è confrontata se non in modo occasionale con un sito abbandonato come Bisarcio, di cui sono attualmente in luce sia i parziali resti degli edifici ecclesiastici attorno alla chiesa sia quelli del villaggio. Si dovrà quindi saggiare la potenzialità archeologica del villaggio sepolto e datare le prime fasi del sito e il suo abbandono, nonché la crescita significativa nella definizione di un rapporto più maturo tra fonti scritte e fonti materiali. In secondo luogo vi sono motivazioni di tutela, poiché documentare le varie fasi di vita dell’insediamento e mettere in evidenza strutture sepolte riferibili al villaggio scomparso permetterebbe di consegnare all’ amministrazione comunale e alla Soprintendenza uno strumento conoscitivo per la promozione dell’area e per la sua protezione, in modo da evitare possibili impatti distruttivi sul sito archeologico». «Oltre l’alta valenza culturale e scientifica - aggiunge il presidente dell’istituzione Michelino Pala - l’iniziativa avrà un riscontro anche dal punto di vista turistico, perché per tutta la durata degli scavi garantirà al sito una maggiore attrattiva».

La realizzazione della campagna di scavo è stata resa possibile anche dal contributo degli sponsor Rotary Club Ozieri, Monte Acuto Maraton, Punto Bar, Pizzeria Trecy, Panificio Sanguinetti, Ccn Ozieri in Centro. Info in tempo reale sugli scavi su Facebook: “Bisarcio Live Archaeology 2012”.

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