La Nuova Sardegna

Sassari

Tabaccaia sventa la rapina e fa fuggire il bandito armato

di Daniela Scano
Tabaccaia sventa la rapina e fa fuggire il bandito armato

Sennori, la commerciante si è difesa infilandogli in testa un espositore di riviste: il malvivente aveva un coltello

17 settembre 2012
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SENNORI. Quando hanno sentito la tabaccaia urlare a squarciagola, gli avventori di una vicina pizzeria hanno pensato che qualcuno avesse vinto al Superenalotto o avesse fatto una “grattata” a sei zeri. Invece il vociare di Agostina Rubattu, 41 anni, era di allarme per una rapina. Per la verità, almeno a giudicare da come l’altra sera ha messo in fuga un rapinatore solitario, la commerciante di Sennori si aiuta benissimo anche da sola. Sabato, poco dopo le 22, la donna ha infatti messo, letteralmente, un espositore di riviste al collo dell’uomo armato di coltello che stava intimando a lei e a sua sorella di consegnare l’incasso della serata del suo bar-tabacchi.

Lo sconosciuto (che potrebbe rimanere in questo stato ancora per poco) si è strappato di dosso lo strano ornamento prima di lanciarsi in una fuga disperata per via Roma. La strada dello “struscio” sennorese poco dopo si è animata. Appena hanno capito che Agostina Rubattu e sua sorella avevano rischiato di dover dare soldi di loro proprietà, e non quelli di una vincita, più di un sennorese ha chiamato i carabinieri.

In via Roma sono prima intervenuti i militari del nucleo radiomobile della compagnia di Porto Torres e subito dopo i carabinieri della stazione (al momento della rapina impegnati, con quelli di Sorso, nei rilievi dell’incidente mortale a Marritza) coordinati dal maresciallo Giuseppe Innocenti.

Agostina Rubattu ha raccontato ai carabinieri di essere stata affrontata da un uomo sulla trentina, a volto scoperto ma parzialmente nascosto con il cappuccio della felpa.

«Dammi i soldi» ha ripetuto due o tre volte il rapinatore, rivolto alle sorelle Rubattu. La tabaccaia non ha detto una parola ma è passata ai fatti. Mentre il rapinatore solitario si guardava intorno, sempre più nervoso, la donna ha infatti afferrato il primo oggetto a disposizione: un espositore metallico di giornali. Preso alla sprovvista dalla reazione della sua vittima, l’uomo si è liberato ed è fuggito a gambe levate. Il rapinatore sarebbe stato probabilmente bloccato dai passanti se, nei primi istanti, gli avventori della pizzeria non avessero scambiato le richieste di aiuto della barista per urla di gioia.

La libertà del rapinatore sfortunato potrebbe comunque essere molto breve. Pare che i carabinieri abbiano già le idee abbastanza chiare su chi potrebbe essere l’autore della fallita rapina in tabaccheria. Mai il termine “colpo” potrebbe essere più appropriato visto come è andata a finire, dolorosamente, per il suo autore. Dopo la botta in testa dell’altra sera, adesso per il rapinatore potrebbe arrivare un ordine di custodia cautelare da parte della magistratura.

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